Il rapporto della Camera rivela il ruolo del GARM nel soffocare il dibattito online:
Un nuovo #rapporto della Commissione Giustizia della Camera mette sotto esame la Global Alliance for Responsible Media (GARM), suggerendo possibili violazioni delle leggi federali #antitrust dovute alla sua sproporzionata #influenza nel settore #pubblicitario.

Fondata nel 2019 da Rob Rakowitz e dalla World Federation of Advertisers, la #garm è stata accusata di sfruttare questa influenza per limitare sistematicamente determinati punti di vista #online e mettere da parte le piattaforme che promuovono #opinioni #divergenti.

L'organizzazione, inizialmente concepita per gestire l'ondata di #libertà di parola online, si dice che coordini con i principali attori del settore, tra cui Proctor & Gamble, Mars, Unilever, Diageo, GroupM e altri. La collaborazione sembra estendersi alle più grandi holding di agenzie pubblicitarie del mondo, note collettivamente come Big Six. Tale collaborazione solleva preoccupazioni su uno sforzo concertato per #controllare i #contenuti, in particolare i contenuti che sfidano le narrazioni mainstream.

Nello specifico, il rapporto evidenzia le azioni di GARM in seguito al rebranding di Twitter da parte di Elon Musk e i suoi tentativi di mettere a tacere le discussioni su argomenti controversi come i vaccini COVID-19 su "The Joe Rogan Experience" di Spotify. Nonostante GroupM non abbia riconosciuto #rischi per la "sicurezza del marchio", GARM ha comunque insistito per #restrizioni pubblicitarie sul podcast di Rogan.

Inoltre, le comunicazioni interne all'interno di GARM rivelano un targeting selettivo contro piattaforme come The Daily Wire, categorizzate nella "Global High Risk exclusion list" per aver presumibilmente promosso "Teorie del complotto". Il rapporto include anche esempi in cui i leader di GARM hanno espresso disprezzo verso canali conservatori come Fox News, The Daily Wire e Breitbart News, con l'obiettivo di ridurre i loro ricavi pubblicitari etichettando i loro contenuti come discutibili.

Le conclusioni del comitato suggeriscono che i metodi di GARM non solo potenzialmente contravvengono alla Sezione 1 dello Sherman Act, che proibisce le cospirazioni che limitano il #commercio, ma violano anche le libertà fondamentali americane censurando la libertà di #parola protetta. Ciò ha sollevato notevoli preoccupazioni sulle implicazioni per i valori democratici e la diversità di voci nella sfera pubblica americana.

In risposta a queste accuse, la Commissione Giustizia della Camera ha chiesto un'udienza, che si è tenuta mercoledì, per esaminare se le attuali leggi antitrust e le sanzioni siano sufficienti per affrontare tali comportamenti collusivi nella pubblicità online, segnalando una revisione #critica del modo in cui il potere pubblicitario viene esercitato nell'era digitale.
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