Trilioni per l’industria fossile: Sebbene molte centrali elettriche a carbone siano state chiuse, gli affari nel settore dei #combustibili #fossili sono in forte espansione.
Una nuova ricerca finanziaria condotta dalla ONG tedesca Urgewald eV e dalle sue 14 organizzazioni partner mostra che gli investitori istituzionali continuano a #investire in obbligazioni e azioni di società attive nell’industria dei combustibili fossili. I dati dello #studio sono stati raccolti nel maggio 2024.
Alla COP28 di Dubai, la comunità internazionale ha concordato di "allontanarsi" dai combustibili fossili. A maggio 2024, tuttavia, oltre 7.500 investitori istituzionali detenevano ancora obbligazioni e azioni di società di #carbone, #petrolio e #gas per un valore di 4,3 trilioni di dollari.
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Ciò che colpisce particolarmente è che il 96% dei produttori di petrolio e gas continua a sviluppare nuovi giacimenti di petrolio e gas. Dal 2021, queste aziende hanno aumentato i loro investimenti annuali nell’esplorazione di petrolio e gas di oltre il 30%. L’anno scorso uno studio di Greenpeace ha dimostrato che il 93% degli investimenti di dodici grandi compagnie petrolifere e del gas come BP, Total Energies e Shell sono andati in progetti di combustibili fossili, mentre solo il 7% è stato investito in energie rinnovabili.
Secondo lo studio la maggior parte degli investimenti proviene dagli USA. Investitori #americani come #vanguard, #blackrock, State Street e Capital Group sono in cima alla #lista, investendo complessivamente oltre 1,1 trilioni di dollari in combustibili fossili. Anche gli investitori provenienti da Canada, Giappone e Gran Bretagna stanno investendo massicciamente nelle industrie dei combustibili fossili. Gli investitori canadesi detengono 254 miliardi di dollari, 168 miliardi di dollari giapponesi e 152 miliardi di dollari britannici in società di combustibili fossili.
Gli investitori# europei stanno investendo massicciamente anche nelle #industrie dei combustibili fossili. Il Fondo Pensione Governativo Norvegese Global (GPFG) è in testa alla classifica con oltre 70 miliardi di dollari in investimenti fossili. Altri importanti investitori europei sono la banca #svizzera UBS e il gestore patrimoniale britannico LGIM.
La ricerca finanziaria mostra chiaramente che, nonostante gli #obiettivi #politici, enormi quantità di denaro continuano a confluire nei combustibili fossili. In confronto, i soldi per le misure di protezione del #clima sembrano una goccia nell’oceano.
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