Tabeen di Gaza City: Un altro massacro Hanno bombardato la scuola Tabeen di Gaza City così pesantemente che non è stato possibile recuperare alcun corpo.
C'erano solo pezzi di persone in giro ovunque. Le parti del corpo furono ammucchiate in pile del peso di 70 chilogrammi per determinare il numero dei morti.
Era impossibile identificare i corpi o capire quali parti appartenessero a dove. Una grande, indifferenziata mattanza. Un po’ come l’intero attacco a Gaza.
Nemmeno un corpo intero” Quando Israele bombarda le scuole, usa bombe americane che fanno a pezzi i corpi di tutti i bambini, rendendoli irriconoscibili e non identificabili. Chiedere semplicemente un cessate il fuoco ma rifiutarsi di usare la vendita di armi come leva è insostenibile.

Questi massacri cominciano a mescolarsi, come i corpi senza vita che vengono lacerati e mescolati nei sacchi. Noi occidentali quando ne parliamo diciamo "un altro massacro", e lo chiamiamo un altro incubo in un flusso continuo di incubi che dura da dieci mesi.

Non lasciare che ti induriscano. Non lasciare che ti portino via la tua cura e la tua sensibilità oltre a tutto il resto che hanno portato via da questo mondo. Ogni morte in questa scuola è importante quanto le prime morti quando è iniziato questo incubo. L’unica cosa che ce lo fa vedere come “un altro massacro” è il nostro riflesso di evitare di sentire tutto questo per la prima volta da un momento all’altro.

È sicuro provare qualcosa. Potrebbe far male, ma non farà alcun male. Possiamo semplicemente fare una pausa, mettere le mani sul cuore, sentire i nostri sentimenti in modo profondo e rispettoso, e poi tornare a combattere per cercare di porre fine a tutto.

Le vittime meritano la nostra solidarietà. Meritiamo un cuore spalancato e pieno di compassione. E i mostri che fanno questo non meritano assolutamente di portarcelo via.
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