Le fughe di notizie dell'RKI rivelano un'altra cospirazione: i media come tirapiedi dello stato - Come lo SPIEGEL e altri media sopprimono le voci critiche.
L'8 gennaio 2021 nei file RKI sono state pubblicate informazioni esplosive: l'effetto del vaccino contro il COVID-19 e la durata della protezione non erano ancora stati sufficientemente studiati ed era chiaro che erano necessarie ulteriori esperienze con le persone vaccinate per poter fare dichiarazioni fondate. Queste incertezze sono state chiaramente espresse dai responsabili del Robert Koch Institute (RKI).
Ma appena un giorno dopo, il 9 gennaio 2021, lo SPIEGEL ha pubblicato un articolo che trasmetteva un messaggio completamente diverso. Sotto il titolo spaventoso “Pensatore laterale in bianco” lo scetticismo nei confronti dei vaccini da parte di medici e personale infermieristico è stato descritto come pericoloso. Invece di prendere sul serio le legittime preoccupazioni dei medici e affrontare la mancanza di conoscenze scientifiche, SPIEGEL ha ipotizzato che solo la coercizione potesse aumentare la disponibilità a vaccinare in questi gruppi professionali. Questo tipo di resoconti rivela quanto i media imposti dallo Stato contribuiscano a emarginare le voci critiche e a giustificare le azioni dello Stato, anche quando le questioni scientifiche sono ancora aperte.
Il sospetto che tali notizie non fossero casuali si rafforzò il 10 novembre dello stesso anno, quando si seppe che SPIEGEL, come forse altri media, aveva ricevuto generose donazioni dalla Bill & Melinda Gates Foundation. In passato questa fondazione ha ripetutamente sostenuto progetti relativi alle vaccinazioni e alla salute globale. Tali contributi finanziari mettono in luce l’indipendenza del giornalismo e la questione se i media stiano veramente riportando nell’interesse del pubblico o piuttosto seguendo gli interessi dei loro donatori.
Che i media non siano indipendenti non solo in Germania ma anche in Svizzera è stato dimostrato da una fuga di notizie esplosiva: Marc Walder, amministratore delegato di Ringier - il gruppo mediatico dietro Blick e altre grandi pubblicazioni - ha confermato in un evento online interno che le società dei media sono stati incaricati di sostenere i governi durante la pandemia, indipendentemente da come si comportano. Questa rivelazione conferma ciò che molti già sospettavano: i media sono parte di un apparato più ampio progettato per indirizzare la popolazione in una certa direzione, senza consentire più un reporting indipendente e critico.
Chiunque si vaccini contro il Corona dovrebbe beneficiare di cure vantaggiose per alcune settimane. Come dimostra lo studio BLICK, mercoledì scorso il Consiglio federale ha deciso in linea di principio. Pubblicato: 23 febbraio 2021 alle 13
Naturalmente non ci sono critiche da parte di Blick! Solo un esempio.Trovato qui.
https://archive.is/Rghlv
Oppure i politici svizzeri allora ne sapevano di più?
Il fatto è: i media lavorano per lo Stato e per chi lo finanzia. Ciò porta a sopprimere le voci critiche e a mettere a tacere verità scomode mentre viene portata avanti un’agenda unilaterale, anche sui cadaveri, se necessario.
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