Argentario, #blackout di due giorni e disastro turismo: un ristorante ha disdetto 200 prenotazioni:
“Giornate da incubo. E’ stato un disastro”. Questo il coro unanime che si alza da Porto Ercole e anche da alcune strutture di Porto Santo Stefano che hanno dovuto fare i conti con due giorni da incubo (sperando non ce ne sia un terzo oggi). Non due giorni qualsiasi ma il 14 e il 15 agosto. Ristoranti, bar, negozi , alberghi hanno dovuto tutti fare i conti con un black out iniziato nel pomeriggio del 14 agosto. L’ #energia #elettrica è andata via improvvisamente per non tornare se non a singhiozzo in alcune zone mentre in altre mai.
Tutto è stato causato da “scatti di linea” per gli elevati carichi sulla #rete. Questo ha comportato un notevole #disagio in tutti quei locali che avevano #prenotazioni per la cena, nelle strutture ricettive, nei #negozi che non hanno potuto lavorare. #clienti che nei #ristoranti hanno atteso ore, con pazienza, che tornasse la corrente ma che alla fine hanno dovuto arrendersi all’evidenza che non avrebbero potuto mangiare. Un ristorante ha dovuto rinunciare a 200 prenotazioni in due giorni e alcune stanno saltando anche per oggi visto che alcuni #turisti sono già rientrati nella capitale non avendo l’energia elettrica nelle loro case o nei loro #alberghi.
Con loro anche i ristoratori che non solo non hanno incassato le cene ma hanno dovuto buttare gli #alimenti che, dopo tante ore senza elettricità, non potevano essere somministrati e cucinati. Un disastro per l’immagine del paese e per il #danno #economico subito da chi non ha potuto #lavorare.
Gli #imprenditori sul piede di #guerra:
L'associazione #aipe (Associazione imprenditori Porto Ercole) ha intenzione di promuovere una class action, cioè un'azione legale collettiva in cui un gruppo di persone con interessi comuni si unisce per intentare una causa contro una parte, generalmente un'azienda, per ottenere un risarcimento o una soluzione legale per danni subiti.
Ha già diffuso ai propri associati un vademecum. Due giorni di buio che hanno messo a dura prova la pazienza di tutti, in particolare di chi ha un’attività e ha dovuto fermare tutto o quasi. Costretti a fare i conti con i danni causati e non si tratta del semplice indennizzo per le interruzioni prolungate che Arera provvederà a dare in automatico. No, i danni sono altri e più pesanti: chi ha buttato il pesce che doveva cucinare, chi i frigoriferi saltati e bruciati, chi non ha potuto fare gli scontrini. Ogni attività manderà una #richiesta per essere #risarcito.
https://www.iltirreno.it/gross....eto/cronaca/2024/08/