Gli occhiali intelligenti di prossima generazione, che traducono le informazioni visive in icone sonore distinte, sono stati sviluppati da ricercatori dell’Università di Tecnologia di Sydney e dell’Università di Sydney, insieme alla start-up di Sydney ARIA Research.
"Gli occhiali intelligenti in genere utilizzano la visione artificiale e altre informazioni sensoriali per tradurre l'ambiente circostante di chi li indossa in un discorso sintetizzato dal computer", ha affermato l'illustre professore Chin-Teng Lin, leader globale nella ricerca sull'interfaccia cervello-computer dell'Università di Tecnologia di Sydney.
"Tuttavia, la tecnologia del tocco acustico sonifica gli oggetti, creando rappresentazioni sonore uniche quando entrano nel campo visivo del dispositivo. Ad esempio, il suono delle foglie che frusciano potrebbe rappresentare una pianta, o un ronzio potrebbe rappresentare un telefono cellulare", ha detto.
I ricercatori hanno testato il dispositivo con 14 partecipanti; sette individui con cecità o ipovisione e sette individui vedenti bendati che fungevano da gruppo di controllo.
Hanno scoperto che il dispositivo indossabile, dotato di tecnologia tattile acustica, ha migliorato significativamente la capacità degli individui ciechi o ipovedenti di riconoscere e raggiungere gli oggetti, senza causare troppo sforzo mentale.
La ricerca sottolinea l’importanza dello sviluppo di tecnologie assistive per superare sfide come la localizzazione di specifici articoli domestici e oggetti personali.
Affrontando queste sfide quotidiane, la tecnologia del tocco acustico apre nuove porte alle persone non vedenti o ipovedenti, migliorando la loro indipendenza e qualità della vita. Con i continui progressi, la tecnologia del tocco acustico potrebbe diventare parte integrante delle tecnologie assistive, supportando le persone ad accedere al proprio ambiente in modo più efficiente ed efficace che mai.