Nel 1914 Henry Ford, fondatore della storica Ford Motor Company, e Thomas Edison, l'inventore della lampadina, dichiararono ufficialmente di essere pronti a lanciare un modello di auto elettrica sul mercato. Ma il progetto fallì, si ipotizza per problemi che purtroppo esistono ancora oggi, ovvero la durata delle batterie e il costo elevato del modello sul mercato.
Ne seguì una intensa sperimentazione sulle batterie dei veicoli elettrici e primi miglioramenti arrivano dagli ingegneri francesi Gaston Planté nel 1865 e Camille Faure nel 1881. Grazie a queste innovazioni, le nuove vetture elettriche realizzate al termine dell'Ottocento risultarono particolarmente competitive se paragonate ai modelli tradizionali a benzina o a vapore.
Nel 1867 il primo veicolo a trazione elettrica viene presentato all'Esposizione Universale di Parigi dall'inventore austriaco Franz Kavogl.
Nel 1881 Gustave Trouvé gira a Parigi con un triciclo elettrico e nel 1885 il francese Charles Jeantaud produce e vende vetture elettriche con una autonomia di 30 km e una velocità di 20 km/h.
Nel 1890, americano William Morrison mise su strada un'auto elettrica in grado di ospitare 6 persone con una velocità massima di circa 30 km/h.
Nel 1891 venne costruito uno dei primi veicoli elettrici fabbricati in Italia, se non il primo, grazie a conte Giuseppe Carli di Castelnuovo Garfagnana e all'ingegnere Francesco Boggio. Era lunga 1,80 metri, larga 1 e alta 1,20 metri, a bordo potevano salire due persone e pesava 140 chilogrammi, batterie incluse.
Altre curiositá:
- Thomas Davenport costruì il primo motore elettrico a corrente continua americano nel 1834 e nel 1835 realizzò un piccolo modello di ferrovia elettrica.
- Prima della preponderanza del potente motore a combustione interna, le auto elettriche detenevano molti record di velocità e di distanze percorse con una carica. Tra i più notevoli di questi record è stato l'infrangere la barriera dei 100 km/h di velocità, raggiunta il 29 aprile del 1899 da Camille Jenatzy nel suo veicolo elettrico "a forma di razzo", nota anche come "La Jamais Contente", che raggiunse la velocità massima di 105,88 km/h.
- La velocità massima di questi primi veicoli elettrici arrivava a poco più di 32 km/h, velocità eccezionale per il tempo.
-Francia e Gran Bretagna furono le prime nazioni testimoni dello sviluppo del mercato delle auto elettriche. Tra le aziende produttrici vi fu la francese Kriéger.
-I veicoli elettrici a batteria (BEV), prodotti dalle ditte Anthony Electric, Baker Electric, Detroit Electric ed altre, nel corso dei primi anni del XX secolo per un certo tempo vendettero di più rispetto ai veicoli a benzina.
- Ad inizio del '900 la lotta tra l'elettrico e l'endotermico si fa serrata: prestazioni ed autonomia premiavano il motore a scoppio, ma l’elettrico garantiva più semplicità, e soprattutto una gestione più "pulita". Col tempo però, a causa della limitata autonomia la diffusione dell'elettrico subisce una battuta d'arresto, la tecnologia inoltre non era mai stata adeguatamente sviluppata.
- Veicolo elettrico, costruito in Italia nel 1891, viene ricordato anche nella "Enciclopedia dell'Automobile" in quanto fu iscritto per partecipare alla corsa denominata Parigi – Rouen nel 1894, ma venne fermato alla frontiera con la Francia per motivi amministrativi e non poté quindi partecipare a tale competizione. Pilota del mezzo avrebbe dovuto essere il Conte Giuseppe Carli, mentre l'ingegnere Boggio, avrebbe partecipato alla corsa come tecnico.
- Nel 1897 a Londra e New York vengono introdotti i taxi elettrici.
- La Sebring-Vanguard CitiCar elettrica viene prodotta dal 1974 al 1977 in 2000 esemplari. Questo veicolo e le sue varianti sono state le auto elettriche più vendute negli Stati Uniti fino al successo della Tesla Roadster nel 2011.