Morti improvviseMai nella storia si erano mai viste tutte queste #morti improvvise. Le telecamere di un ristorane riprendono un uomo che ordina del #cibo. Quando il cameriere lo mette sul tavolo, si #accascia improvvisamente e #muore, probabilmente per un attacco #cardiaco. È sempre successo vero?
Apprendo solo ora con qualche giorno di ritardo che il #giornalista canadese Ian #vandaellle, grande sostenitore della campagna vaccinale e agguerrito nemico dei no-vax per i quali auspicava i #campi di #concentramento ha contribuito personalmente al #depopolamento di questo mondo affollato lasciandoci per un #malore improvviso a 33 anni. Capita a quell’età … Ai vaccinati Un karma? RIP
Covid Oms: tutti i vaccini approvati proteggono contro #malattia grave e morte. Tutti i vaccini anti-Covid approvati continuano a proteggere contro la malattia grave e la #morte. Questo vale per tutte le varianti circolanti, inclusa JN.1”, sottovariante della famiglia #pirola. Lo sottolinea l’epidemiologa Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per Covid-19 all’Organizzazione mondiale della #sanità, in un video diffuso dall’Oms su X per fare il punto sul boom di #infezioni respiratorie osservato a livello globale. https://www.imolaoggi.it/2023/....12/19/covid-oms-tutt
L\Occidente ha scelto la guerra nel 2014.Putin: L'Occidente ha scelto la guerra nel 2014. Oggi lo confessano apertamente, ne sono orgogliosi. La #russia voleva sinceramente una soluzione #pacifica, ma l'Occidente stava giocando con le vite umane, ha detto #putin.
Il primo #supercomputer al mondo delle dimensioni del cervello umano diventerà operativo l’anno prossimo. Inventano perché possono. Questa nuova architettura imita il cervello umano con 228 trilioni di operazioni al secondo e simula reti simili al cervello su larga scala. Questa tecnologia emula le capacità di apprendimento, adattamento ed elaborazione del cervello in modo parallelo e distribuito per supportare le applicazioni di #intelligenza#artificiale.
Come dice il video: Questo è l’inizio... Il nostro cervello è straordinariamente efficiente dal punto di vista energetico.
Utilizzando solo 20 watt di potenza, il cervello umano può elaborare un exaflop, ovvero un miliardo di operazioni al secondo. Ora i ricercatori australiani stanno costruendo il primo supercomputer al mondo in grado di simulare reti di queste dimensioni.
Il #supercomputer, chiamato #deepsouth, è stato sviluppato dall’Università di Western #sydney. Quando diventerà operativo il prossimo anno, sarà in grado di effettuare 228 trilioni di operazioni sinaptiche al secondo, pari alla velocità operativa stimata del #cervello umano.
Si spera che ciò possa fornire una migliore comprensione di come il cervello possa elaborare enormi quantità di #informazioni con così poca potenza. Se i ricercatori riuscissero a capirlo, un giorno potrebbero creare un cervello #cyborg molto più potente del nostro. Il lavoro potrebbe anche rivoluzionare la nostra comprensione di come funziona il nostro cervello.
"I progressi nella nostra comprensione di come il cervello elabora utilizzando i neuroni sono ostacolati dalla nostra incapacità di simulare reti simili al cervello su larga scala", afferma André van Schaik, direttore del Centro internazionale per i sistemi neuromorfici dell'Università di Western Sydney.
"La simulazione di reti neurali a spillo su computer standard con processori grafici e processori multi-core è semplicemente troppo lenta e dispendiosa in termini di energia", aggiunge. “Il nostro sistema cambierà la situazione.
Ralph Etienne-Cummings della Johns Hopkins University di Baltimora, che non è coinvolto nel lavoro, ha dichiarato a New Scientist che DeepSouth cambierà radicalmente le neuroscienze. "Se stai cercando di capire il cervello, questo sarà l'hardware con cui farlo", ha detto.
Secondo Etienne-Cummings, due tipologie principali di ricercatori saranno interessate alla tecnologia: quelli che studiano le neuroscienze e quelli che vogliono sviluppare nuove soluzioni tecniche nel campo dell’intelligenza artificiale.
DeepSouth è solo uno dei tanti progetti di ricerca che mirano a creare una #macchina che possa rivaleggiare con il cervello #umano. Altri ricercatori stanno cercando di risolvere lo stesso problema creando #computerbiologici alimentati da vere cellule #cerebrali.