La Giustizia italiana è morta
La Giustizia italiana è morta insieme a quei danneggiati da vaccino che il sig. Roberto Speranza, da ministro della salute, ha imposto a tutti e che oggi continuano ad essere somministrati senza alcuna soluzione di continuità, a che ne dicono gli attuali governanti.
Il Tribunale dei Ministri di Roma ha archiviato il procedimento nei confronti di Roberto Speranza per i reati di commercio e somministrazione di medicinali imperfetti, somministrazione di farmaci in modo pericoloso per la salute pubblica, falso ideologico ed omicidio plurimo, decidendo che le indagini, mai iniziate, nei suoi confronti non devono proseguire.
Nell’attesa che ci consegnino le oltre 30 pagine di motivazione dell’archiviazione, prendiamo atto che gli organi giurisdizionali italiani non intendono cercare la Verità, rinunciando persino all’accertamento dei gravissimi fatti denunciati da cittadini danneggiati e forze dell’ordine che hanno subito l’inoculazione di farmaci pericolosi e mortali.
Ora attendiamo anche l’archiviazione di Nicola Magrini, i cui atti sono stati trasmessi alla Procura, che dovrà decidere seguendo il copione già tracciato per sotterrare la posizione di un funzionario non immune politicamente.
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