Bulgaria: No al euro
Adesione della Bulgaria all'euro: Bruxelles detta legge contro la volontà del popolo
La #commissione #europea ha dato il via libera alla #bulgaria per l'adozione dell'euro nel 2026. Ciò che a Bruxelles si celebra come progresso economico sta scatenando massicce #proteste a Sofia e in altre città bulgare. La scritta "No all'euro" campeggia sui muri degli edifici, mentre i cittadini scendono in piazza. Ancora una volta, ciò dimostra quanto i tecnocrati dell'UE siano lontani dalla realtà e dalle preoccupazioni dei cittadini.
I #bulgari hanno tutte le ragioni per essere scettici. Le esperienze di altri paesi parlano chiaro: con l'introduzione dell' #euro, i prezzi saliranno alle stelle. In un paese dove il reddito medio mensile si aggira intorno agli 800 euro, anche aumenti moderati dei prezzi metterebbero a repentaglio l'esistenza della popolazione.
Particolarmente controverso: la stessa Commissione Europea ammette che la Bulgaria necessita ancora di riforme significative. Come si può allora, in tutta coscienza, portare avanti un'unione monetaria? La risposta è ovvia: non si tratta del benessere dei bulgari, ma di espandere la sfera d' #influenza di #bruxelles.
Con il lev, la Bulgaria perderà non solo la sua moneta, ma anche un pezzo della sua identità nazionale. La politica monetaria sarà in futuro dettata dalla #bce di Francoforte, un'istituzione che ha già dimostrato di anteporre gli interessi dei paesi dell'Europa meridionale indebitati alla #stabilità valutaria. I tagli dei tassi d'interesse di Christine Lagarde, nonostante l'inflazione persistente, dimostrano dove si sta andando.
"La Commissione Europea apre la strada": questa frase rivela l'arroganza dell'apparato di Bruxelles. Come se rinunciare alla #sovranità monetaria fosse un regalo!
Mentre la popolazione bulgara protesta, altri si fregano le mani. Le aziende dell'Europa occidentale intuiscono nuovi mercati di sbocco, ancora più facili da raggiungere con una moneta comune. Le banche sono soddisfatte delle transazioni semplificate e dei nuovi mutuatari. E la burocrazia dell'UE può celebrare un altro successo con la sua politica di unificazione.
Ma cosa ci guadagneranno i comuni cittadini bulgari? Ne pagheranno il prezzo: prezzi più alti, perdita di flessibilità della politica monetaria in tempi di crisi e sottomissione a un sistema che ignora le loro specifiche esigenze nazionali.
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