I Rinocerontidi (dal greco antico ῥῑνόκερως (rhīnókerōs) 'con il naso cornuto') sono una famiglia di ungulati dell'ordine dei perissodattili. Essa comprende cinque specie viventi, comunemente note come rinoceronti, due africane e tre asiatiche, differenti fra loro, ma con alcune caratteristiche comuni che le rendono immediatamente distinguibili dagli altri animali.
I rinoceronti sono tra i più grandi mammiferi terrestri; il rinoceronte bianco, in particolare, può raggiungere le 3 tonnellate e mezzo di peso. Hanno tutti una vista debole, una struttura massiccia, con il corpo tozzo, allungato e con numerose e spesse pieghe cutanee, le zampe colonnari e una testa grossa sormontata da uno o due corni. La differenza più evidente tra le cinque specie di rinoceronte consiste proprio nelle diverse dimensioni del corno, che pur essendo estremamente robusti non sono di materiale osseo ma di cheratina, la stessa sostanza di cui sono composte le nostre unghie e i nostri capelli. Sono erbivori ma l'alimentazione varia a seconda della specie.
I rinoceronti erano assai diffusi in Africa come anche in Asia meridionale, ma il contatto con gli uomini europei decisi a cacciarli fu per essi drammatico. Tuttavia, secondo l’ Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), il numero di rinoceronti selvatici in Africa è aumentato in modo significativo rispetto allo scorso anno grazie alle misure di conservazione e gestione biologica.
Il numero di rinoceronti neri è di 6.487 animali (+ 4,2%) e il numero di rinoceronti bianchi è di 16.803 animali (+ 5,6%). Come il Dott. Michael Knight, presidente dell’African Rhino Specialist Group (AfRSG) dell’IUCN, spiega che questo è il primo aumento di rinoceronti bianchi dal 2012.
I grandi animali dell’Africa, compresi i rinoceronti, sono importanti per la biodiversità e i fattori ecologici. Creano habitat per altre specie, offrendo opportunità per il futuro ripristino globale e opzioni di rinaturalizzazione. I prosperi rinoceronti africani selvatici possono anche contribuire al sostentamento e al benessere della popolazione locale, attirando turisti da tutto il mondo, creando opportunità di lavoro e contribuendo allo sviluppo economico.
Nel corso di quest'anno, un progetto per allevare rinoceronti bianchi in un ambiente a gestione intensiva, di proprietà privata di Platinum Rhino, è stato venduto alla African Parks Foundation. Nel prossimo decennio, i parchi africani e i loro partner cercheranno di ricollocare e riportare in natura questi 2.000 rinoceronti.
Altre curiosità:
- I rinoceronti trascorrono la maggior parte del tempo mangiando: pascolando o brucando le foglie di alberi e arbusti.
- Possono restare immersi nel fango fino a 9 ore al giorno, il fango essiccato ha infatti la funzione di raffreddare la temperatura corporea e al tempo stesso di proteggere la superficie della pelle dai parassiti.
- Presente in entrambi i sessi, il corno del rinoceronte, più grande nelle specie africane, viene utilizzato durante i combattimenti con i conspecifici o come mezzo di difesa da possibili predatori.
- La crescita del corno è continua, per cui negli esemplari più anziani può raggiungere dimensioni considerevoli.
- La pelle dei rinoceronti ha uno spessore di circa 2-4 cm; nelle specie asiatiche, per la caratteristica presenza delle pieghe cutanee, la superficie corporea sembra ricoperta dalle placche di un’armatura.
- Il rinoceronte bianco del Sud è il più grande, ha la testa allungata e un labbro superiore squadrato adatto a pascolare l’erba. È la specie meno minacciata con circa 16.000 esemplari allo stato selvatico, di cui il 93% in Sud Africa. Il rinoceronte bianco del Nord è purtroppo estinto in natura dal 2018.
- Le due specie africane sono il rinoceronte nero (Diceros bicornis) e il rinoceronte bianco (Ceratotherium simum).
- Le tre specie di rinoceronti asiatici sono meno conosciute. Esse sono il rinoceronte indiano, il rinoceronte di Giava e il rinoceronte di Sumatra.
- Il rinoceronte nero è provvisto di un labbro superiore appuntito e prensile per afferrare i rami e le foglie: è infatti considerato un brucatore. Ha un’indole più aggressiva rispetto al rinoceronte bianco. Oggi si stimano all’incirca 6.000 esemplari in natura.
- Il rinoceronte di Sumatra è il più piccolo nonché l’unico rinoceronte asiatico con due corni. Si nutre prevalentemente di foglie sui rami di arbusti o piccoli alberi. Ne rimangono a mala pena 80 esemplari in natura.
- Il rinoceronte di Giava ha un solo corno e le caratteristiche pieghe sulla pelle. È una specie estremamente minacciata e ad oggi ne sopravvivono solo 75 in natura.
- Il rinoceronte indiano si ciba prevalentemente di erbe ad un’altezza medio – alta, arbusti e piante acquatiche. Vive nelle zone del Nepal e dell’India settentrionale, dove ne sopravvivono circa 4.000 esemplari.
- La sottospecie settentrionale è pressoché estinta, con soli due esemplari conosciuti in vita nel 2023 (due femmine; Fatu di 18 anni, e Najin di 29 anni), entrambe in cattività. Sudan, l'ultimo rinoceronte bianco settentrionale maschio conosciuto al mondo, morì in Kenya, il 19 marzo 2018.
- I rinoceronti africani erano circa 160.000 nel 1970, ma la loro consistenza numerica è da anni ridotta a circa 10.000, per la maggior parte rinoceronti bianchi, mentre i rinoceronti neri sono stati in larga parte sterminati. Le cause di questo drastico calo nel numero di esemplari vanno ricercate nella caccia da parte dell'uomo.
- I veri rinoceronti (Rhinocerotidae) apparvero nell'Eocene medio, con forme ancora piccole e primitive ma che già anticipavano le successive specie di dimensioni maggiori. Tra questi antichi progenitori sono da ricordare gli americani Teletaceras e Uintaceras e soprattutto Protaceratherium e Epiaceratherium, rinvenuto anche in Veneto.
- I mutamenti climatici di fine Pliocene portarono all'estinzione dei Teleocerati e degli Acerateri, mentre gli Elasmoteri si specializzarono sempre più fino a dare vita, nel Pleistocene medio, all'elasmoterio (Elasmotherium sibiricum), dotato di un corno alto fino a due metri.
- Le glaciazioni finirono per fare estinguere anche la maggior parte dei rinoceronti di clima caldo di Europa e Asia, ma permisero la comparsa del rinoceronte lanoso (Coelodonta antiquitatis), caratteristico dell'Asia e dell'Europa e adattatosi ai climi più rigidi. La fine delle glaciazioni fece estinguere anche questo gigante.
- I rinoceronti adulti non hanno veri predatori in natura, oltre agli esseri umani. I giovani rinoceronti a volte cadono preda di grandi felini, coccodrilli, cani selvatici africani e iene.
- I corni di rinoceronte sono usati nelle medicine tradizionali in alcune parti dell'Asia e per i manici dei pugnali nello Yemen e nell'Oman.
- Secondo il World Wide Fund for Nature, la conservazione dei rinoceronti africani in quanto consumatori di grandi quantità di vegetazione è fondamentale per mantenere la forma del paesaggio africano e le risorse naturali delle comunità locali