Il sviluppo della Magnavox Odyssey iniziò nel 1968 da parte di Ralph Baer con il nome in codice "The Brown Box", lanciata nel 1972 e terminata nel 1977. Qualche anno dopo questa console aprì la strada all'home gaming e al mercato mondiale dei videogiochi.
L'Odyssey non fu un grande successo commerciale, soprattutto per lo scarso marketing della stessa Magnavox; fu infatti nel 1975 che con PONG della Atari, le console casalinghe conobbero una grande popolarità, sebbene l'ideatore Nolan Bushnell si fosse ispirato proprio alla Odyssey, vista in una dimostrazione prima del lancio. Atari vendette 19.000 cabinati di Pong e presto molti imitatori seguirono l'esempio.
Altre curiosità:
La prima generazione di console Magnavox Odyssey include: Odyssey 100 (fu venduta a partire dal 1975), Magnavox/Philips Odyssey 200 ( fu venduta a partire dal 1975), Atari Pong home console (1976), Odyssey 300 (fu venduta a partire dal 1976), Odyssey 400 (fu venduta a partire dal 1976), Odyssey 500 (fu venduta a partire dal 1976), Odyssey 2000 (fu venduta a partire dal 1977), Odyssey 3000 (fu venduta a partire dal 1977), Odyssey 4000 (fu venduta a partire dal 1977) e il prototipo Odyssey 5000 che però non arrivò mai sul mercato.
La Coleco Telstar è una console di prima generazione prodotta da Coleco. La prima versione, un clone di Pong basato sul chip AY-3-8500 della General Instrument, è stata commercializzata a partire dal 1976; ulteriori altri modelli sono stati prodotti fino al 1978.
Nintendo Color TV Game console a partire dal 1977: si tratta dei primi sistemi per videogiochi prodotti dall'azienda. La serie è composta da cinque modelli, commercializzati nel solo Giappone.
Philips vendeva la propria versione dell'originale Magnavox Odissey, pagandone i diritti per la riproduzione, prima di acquistare la stessa Magnavox nel 1974. Dopo tale data Philips continuò comunque a rilasciare le proprie versioni delle console dedicate Odyssey, che sono Odyssey 200, Odyssey 2000, Odyssey 2001 dal 1977 e nuova versione della Odyssey 2100 a partire dal 1978.
La seconda generazione di console inizia nel 1977 con Atari 2600 e finisce nel 1992.
Negli anni '80 iniziano a diffondersi gli home computer dotati di joystick e molti modelli, come i Commodore, Sinclair o MSX, divengono storiche macchine da gioco al pari delle console.
La terza generazione fu caratterizzata da console programmabili, cioè dotate di cartucce in grado di contenere videogiochi. Il NES dominò negli Stati Uniti e in Giappone, il Sega Master System in Europa e Sudamerica.
La quarta generazione delle console per videogiochi (conosciuta anche come era dei 16-bit) ebbe la diffusione di sistemi a 16-bit, oltre che l'apice della rivalità di SEGA e Nintendo.
La quinta generazione di console era caratterizzata principalmente dalla PlayStation della debuttante Sony che – sebbene contrastata da console di potenza nominalmente superiore (Nintendo 64) – avrebbe dominato il mercato per un lustro.
Nella sesta generazione anche Microsoft decise di entrare in competizione con Sony e Nintendo (SEGA fallì pochi anni dopo avere lanciato la sua ultima console, il Dreamcast, rimanendo solo come produttore di videogiochi), ma è la PlayStation 2 a fare la parte del leone, diventando nel corso degli anni la console più venduta di tutti i tempi.
Con "settima generazione avanzata" si intendono quelle periferiche di tecnologia avanzata, come il Wii MotionPlus, il PlayStation Move e il Kinect, che permettono un'interazione coi giochi diversa da quella normale.
L'ottava generazione delle console per videogiochi è iniziata nel 2011 con l'uscita del Nintendo 3DS. Questa generazione è caratterizzata principalmente dalla diffusione di console con architetture simili a quelle usate dai PC, che dovrebbero facilitare le operazioni di porting dei vari giochi da una piattaforma all'altra. Questa generazione vede inoltre la diffusione di console basate su Android, il cui debutto è cominciato nel 2013 con Ouya, e delle Steam Machine, mini-PC basati su Steam. Sony ha presentato la PlayStation 4, Microsoft ha presentato la Xbox One e dal Giappone arriva il Nintendo Switch, una console ibrida tra una casalinga e una portatile essendo dotato di un supporto basato su cartuccia elettronica.
Il 2020 è l'anno dell'arrivo delle console di nona generazione: Sony presenta ufficialmente PlayStation 5 mentre Microsoft presenta ufficialmente Xbox Series X/S. Questa generazione punta sulla velocità, infatti l'hardware delle nuove console permette caricamenti più rapidi, quasi istantanei, dei giochi e supporta una tecnologia chiamata ray tracing. Un altro dettaglio interessante di questa generazione è l'introduzione di una seconda variante della console totalmente digitale e, con la sola possibilità di scaricare i giochi dallo store, dato che quest'ultima è priva del lettore ottico, quindi più economica.