Pupazzo di neve

Quando nevica, realizzare pupazzi di neve è una delle gioie invernali più belle e interessanti, sia per i bambini che per gli adulti.

Un Pupazzo di Neve può essere realizzato facendo rotolare una grande palla di neve per il "corpo". Una seconda (o anche una terza) palla più piccola viene posizionata sopra la precedente, per formare quella che sarà la testa del pupazzo di neve. L'unico aspetto negativo è che la neve non è durevole, quindi non possono rimanere tracce e prove dell'aspetto del Pupazzo di Neve nel corso della storia.

Tuttavia, sarebbe davvero interessante approfondire chi ha realizzato il primo pupazzo di neve e quando, e ovviamente perché.

Si ritiene che la creazione delle figure di neve e di ghiaccio esistevano da secoli nella tradizione dei popoli del nord. L'unico che si interessò molto a quell'argomento è Bob Eckstein, un illustratore pluripremiato e autore di best-seller del New York Times. Lui si impegnava seriamente nella ricerca e si definiva come Snowman expert.

È autore del libro "La Storia del Pupazzo di Neve" in cui, attraverso una raccolta di numerosi materiali presenti in vari musei e gallerie d'arte europei, documenta la presenza dei pupazzi di neve fin dal Medioevo. Il primo documento trovato dallo scrittore fu una illustrazione marginale presente nel "Libro delle Ore", datato 1380 circa e conservato presso la Biblioteca Nazionale dell'Aia, nei Paesi Bassi.

Altre curiosità:

L'artista che per primo ha raffigurato una figura umana fatta di neve nelle sue opere è stato Daniel Nikolaus Chodowiecki. Tuttavia, a quel tempo i pupazzi di neve erano solo una rappresentazione dell'inverno, cioè come un simbolo delle dure stagioni. I pupazzi erano rapresentati con un palo o una scopa come un'arma, ovvero come soldati del gelo e del freddo.

La prima fotografia scattata ad un pupazzo di neve risale invece al 1853, e fu realizzata dalla fotografa gallese Mary Dillwyn. L'originale della fotografia è oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale del Galles, nel Regno Unito.

Nel 1978, il fumettista inglese Raymond Briggs pubblicò un libro esclusivamente illustrato Il pupazzo di neve, da cui fu tratto un mediometraggio nel 1982 e un videogioco nel 1984.

Durante il suo regno, la regina Vittoria ha introdotto la tradizione di inviare le cartoline e i biglietti di auguri per Natale, quindi come appropriato simbolo viene preso e un pupazzo di neve.

In inglese il termine Pupazzo di Neve (Snowman, che significa letteralmente Uomo di Neve) viene utilizzato per indicare l'abominevole uomo delle nevi: lo Yeti.

In Lituania un pupazzo di neve viene chiamato "un uomo senza cervello". Come un segno di protesta contro il loro governo, nell'inverno del 2005, i lituani hanno costruito 141 pupazzi di neve vicino al loro parlamento — uno per ogni membro del parlamento.

Nel Regno Unito, pupazzo di neve di solito è composto da due palle di neve, mentre negli Stati Uniti è composto da tre.

Il più grande pupazzo di neve del mondo, alto 37,2 metri, fu costruito 2008 nello stato americano del Maine.


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