Ursula von der Leyen e la realtà: lo scandalo dei DSA!

Ursula von der Leyen sostiene che la Commissione sta portando i valori europei nel mondo digitale con la legge sui servizi digitali, appena entrata in vigore.

Digital Services Act
Nel suo post, la von der Leyen sostiene che la Commissione sta portando i valori europei nel mondo digitale con la legge sui servizi digitali, appena entrata in vigore.
Alla luce della legge sui servizi digitali appena entrata in vigore, segnaliamo questo falso contenuto alle competenti autorità di regolamentazione e vigilanza dell'UE, poiché l'affermazione contestata contiene una "disinformazione" deliberatamente fuorviante da parte del lettore, che alimenta notevolmente il suo odio verso dell’UE e rischia quindi di mettere in pericolo la pace antisociale in Europa.

Quando abbiamo esaminato tutti i 54 articoli sui diritti fondamentali dell’Unione europea, stabiliti nell’omonima Carta, difficilmente abbiamo trovato un articolo che la Commissione von der Leyen non abbia ancora violato.

Dopo quattro anni di studio sul campo della loro condotta ufficiale, mi vengono in mente cose che, con una normale interpretazione della Carta dell'UE, costituiscono evidenti violazioni dei diritti fondamentali - soprattutto per quanto riguarda l'articolo 41"Diritto a una buona amministrazione" (Lol!) e articolo 42"Diritto di accesso ai documenti" – "indipendentemente dalla forma del mezzo utilizzato per tali documenti", che ovviamente include espressamente scambi intimi di brevi messaggi con i capi farmaceutici via SMS.

Con l’introduzione della DSA, promossa dalla Commissione Leyen, sono ora in questione principalmente, oltre ad una serie di diritti fondamentali toccati secondariamente:

Art. 11 (1):Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto include la libertà di espressione e la libertà di ricevere e diffondere informazioni e idee senza interferenze governative e senza riguardo ai confini nazionali.
Art. 11, comma 2:La libertà dei media e la sua pluralità sono rispettate.
Art. 10 (1):Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
Articolo 6:Ogni persona ha diritto alla libertà e alla sicurezza.
Art. 7:Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, della propria abitazione e della propria corrispondenza.
Art. 8 Comma 1:Ogni individuo ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano.

Desideriamo sottolineare che con i DSA questi “valori europei” cartolarizzati non vengono aggiunti a Internet, ma vengono ritirati, perché – dal diritto alla libertà di pensiero e di coscienza al diritto alla libertà di espressione alla la libertà e la pluralità dei media - non solo rientrano nella criminalizzazione di massa ingiustificata dell'esercizio delle libertà tutelate dai diritti fondamentali, così come nella (prevista) non provocata sorveglianza di massa (attraverso il controllo delle chat), ma al contrario sono persino violato con il targeting più malvagio.

Chiediamo quindi che la signora von der Leyen, tra tutte le persone, menzioni i “valori europei”che lei stessa ha distorto fino a renderli irriconoscibili durante il suo mandato, anche se solo come vuote frasi di propaganda.

E siamo particolarmente contrari alla sua associazione con un regolamento dell’UE che è stato introdotto in palese violazione dei diritti fondamentali e che evidentemente non corrisponde minimamente ai “valori europei”.

Sarebbe più in linea con i valori europei se la von der Leyen fosse finalmente ritenuta responsabile non solo della violazione degli articoli 41 e 42(vedi sopra), ma anche del fatto che le sue azioni ufficiali (entrambe esemplare in i DSA e sommariamente) sono stati chiamati a rispondere dell'articolo 54della Carta UE “Divieto di abuso del diritto”,che recita:

“Nessuna disposizione della presente Carta può essere interpretata nel senso che attribuisce il diritto di svolgere un'attività o di adottare un provvedimento diretto a così facendo, abolire i diritti e le libertà riconosciuti nella Carta o limitarli più di quanto previsto dalla Carta.

La cancellazione della suddetta affermazione di von der Leyen è probabilmente il minimo che possiamo aspettarci per proteggere i cittadini dell'UE dall'odio continuo nei confronti delle istituzioni dell'UE nel senso dei DSA innescato da falsificazioni fuorvianti sui "valori europei".
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Angelica

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