DVD con il più grande spazio di archiviazione fino ad oggi

Un nuovo disco delle dimensioni di un DVD può contenere più di 1 milione di gigabit, all'incirca quanto viene trasmesso al secondo su Internet in tutto il mondo, memorizzando i dati in tre dimensioni invece che in due.

I dischi ottici come CD e DVD codificano i dati utilizzando una serie di cavità microscopiche. Questi pozzi, e le isole tra di loro, rappresentano insieme gli 0 e gli 1 del codice binario che i computer utilizzano per simboleggiare le informazioni. I lettori CD, DVD e Blu-ray utilizzano i laser per leggere i dati codificati in questi dischi.

I ricercatori dell’Università di Shanghai per la Scienza e la Tecnologia hanno ideato un dispositivo di archiviazione ottico che ha la stessa forma e dimensione di un disco DVD o Blu-Ray, ma può contenere fino a 1,6 petabit di dati, ovvero 1,6 milioni di gigabit. Sono dati sufficienti per archiviare oltre 40.000 DVD o oltre 100 anni di visione di un film al giorno. Si tratta di una densità di dati circa 4.000 volte superiore a quella di un disco Blu-ray e 24 volte superiore a quella dei dischi rigidi attualmente più avanzati.

Secondo i ricercatori, il loro nuovo disco ottico può consentire a un data center con una capacità di archiviazione exabit, un miliardo di gigabit, di adattarsi all'interno di una stanza anziché in uno spazio delle dimensioni di uno stadio.

La strategia utilizzata dai ricercatori per scrivere i dati si basa su una coppia di laser. Il primo, un laser verde da 515 nanometri, innesca la formazione delle macchie, mentre il secondo, un laser rosso da 639 nm, interrompe il processo di scrittura. Controllando il tempo tra l'accensione dei laser, gli scienziati hanno potuto produrre punti più piccoli delle lunghezze d'onda della luce utilizzate per crearli.

Gli scienziati hanno codificato i dati su strati separati ciascuno da 1 micrometro e hanno scoperto che la qualità della scrittura rimaneva comparabile su tutti i livelli. Attualmente, spiega, i nuovi dischi hanno una velocità di scrittura di circa 100 millisecondi e un consumo energetico compreso tra microjoule e millijoule.

I ricercatori sottolineano che l'intera procedura utilizzata per creare dischi vergini realizzati utilizzando pellicole AIE-DDPR è compatibile con la produzione di massa convenzionale di DVD e può essere completata in 6 minuti. Quindi questi nuovi dischi potrebbero rivelarsi producibili su scala commerciale, rendendoli un’opzione interessante per ridurre lo spazio fisico occupato dai data center.


stella

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