Lys Assia, pseudonimo di Rosa Mina Schärer (3 marzo 1924 – 24 marzo 2018), è stata una cantante svizzera. Salita alla ribalta negli anni '50 in Germania e Svizzera con il brano "O mein papa", raggiunse la fama internazionale vincendo il primo Eurovision Song Contest nel 1956 con il brano "Refrain", in rappresentanza proprio della Svizzera.
L’Eurovision Song Contest, il più grande concorso musicale al mondo, festeggia quest’anno il suo 68esimo compleanno. Negli ultimi quasi sette decenni, più di 1.500 canzoni sono state cantate al concorso, più di cinquanta paesi si sono presentati, e tutto è iniziato nel 1956, come esperimento tecnologico.
Molte famiglie allora non avevano ancora la televisione, le trasmissioni erano in bianco e nero e gli ideatori dell'Eurovisione volevano provare qualcosa di nuovo. Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Germania, Francia, Lussemburgo e Italia hanno gareggiato alla prima Eurovision, che si è svolta a Lugano, in Svizzera.
Anche la votazione è stata segreta. Ciascun paese in competizione ha inviato in Svizzera due membri della propria giuria ed è interessante notare che i rappresentanti del Lussemburgo non sono venuti e quindi hanno votato gli svizzeri. La giuria poteva votare per chiunque, anche per un rappresentante del proprio paese.
Lys Assia aveva 32 anni quando vinse il primo Eurovision Song Contest ed è morta nel 2018 all'età di 94 anni. Asija partecipò a quel concorso nel 1957 e nel 1958 senza vincere, ma sempre nel 1958 con la canzone "Giorgio" si classificò al secondo posto.
Ogni paese si è presentato con due canzoni e il pubblico ha ascoltato la competizione soprattutto alla radio. Il programma era condotto da Lohengrin Filippello, un famoso presentatore svizzero dell'epoca, mentre i cantanti erano accompagnati da un'orchestra. Inoltre, è interessante notare che al primo Eurovision non potevano esibirsi gruppi, ma solo singoli individui, e così rimase fino al 1970.
L'Eurovision Song Contest 2024 è stata la 68ª edizione dell'annuale concorso canoro, vinta, anche questa volta dal cantante svizzero, Nemo con la canzone "The Code".
Con questo video possiamo vedere l'evoluzione della concorrenza nel corso dei decenni e come hanno trasformato questa bellezza in quello che è adesso. È iniziato in modo sobrio, tanto per l'arredamento quanto per la trasmissione televisiva, gli abiti degli artisti, per poi aumentare nel corso degli anni. Dai completi, alle cravatte e agli abiti da sera siamo passati ad outfit pazzeschi. Nel quest'ultimo spettacolo 2024 era permessa addirittura la nudità e maschere che somigliavano più ad alcune sette che a gruppi di canto. L'evento culturale è diventato un spettacolo horror, che non ha nulla a che vedere con la cultura.
Prima ciò che contava era la musica con il testo comprensibile e logico e ognuno cantava nella propria lingua nazionale. Oggi tutti, più o meno, cantano in inglese, e mentre i cantanti recitano e saltano sul palco pronunciando testi incomprensibili, le luci abbaglianti che si accendono attorno a loro per sollevare l'atmosfera hanno sostituito il godimento di un'intera orchestra di talentuosi musicisti.
L'Eurovision Song Contest è passato dalle stelle alle stalle, mentre ogni anno si trasforma sempre di più in una farsa che non ha nulla in comune con la cultura generale.