Sempre più parole sono considerate offensive e discriminatorie dalle autorità.

Tutto ciò che non è in accordo con il sistema è considerato offensivo e perseguito.

Richard Boutry, giornalista accreditato francese, denuncia che è una triste realtà, un dato di fatto, che al giorno d'oggi sempre più parole sono considerate offensive, irrispettose e discriminatorie dalle autorità. Questo può portare a condanne pubbliche, legali e persino giudiziarie.

Questo si chiama linguaggio discriminatorio. Ciò riguarda la Francia e tutta l'Europa. Ha sottolineato: "Ma in che epoca strana e marcia viviamo, che sguazza nel più deleterio "politicamente corretto" e in una caccia alle streghe assolutamente scandalosa".


willer

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