Il primo database sulla plastica

Il primo database esaustivo sulla plastica contiene ben 16.000 sostanze chimiche ed è ancora incompleto.

Un nuovo enorme set di dati evidenzia più di 4.200 sostanze chimiche plastiche legate a rischi per la salute e l’ambiente. Ma gli scienziati affermano che ci sono ancora grandi lacune nella comprensione scientifica degli ingredienti della plastica.

Al giorno d’oggi la plastica è inevitabile e le sostanze chimiche che sono al centro del problema della plastica, come le bottiglie di plastica, il rasoio usa e getta o persino il rivestimento del materasso, possono espore le persone a centinaia di sostanze chimiche diverse, alcune delle quali gli scienziati sanno molto poco.

Per risolvere questo problema, un team di ricercatori norvegesi e svizzeri ha lanciato il progetto PlastChem, che affronta la frammentaria comprensione delle sostanze chimiche plastiche, delle loro proprietà pericolose e della loro presenza nei polimeri. Il team ha annunciato di aver identificato più di 16.000 sostanze chimiche nei prodotti di plastica nel primo database esaustivo di tutte le sostanze chimiche plastiche conosciute. Il database, accompagnato da un rapporto, classifica le sostanze chimiche in base ai loro effetti noti sull’ambiente e sulla salute: una banca di informazioni che il team di PlastChem spera possa informare le normative governative, nonché i negoziati internazionali per un trattato per frenare l’uso e la produzione di plastica.

Un rapporto del 2023 del Programma ambientale delle Nazioni Unite aveva precedentemente stimato che ci fossero più di 13.000 sostanze chimiche associate alla plastica. Il nuovo database espande questo concetto a un livello tale da scioccare anche gli scienziati che studiano questi problemi.

Le attività chiave del progetto includono il consolidamento dei dati su oltre 15.000 prodotti chimici plastici provenienti da varie fonti, la raccolta di informazioni sui pericoli e altre informazioni e l’identificazione e la definizione delle priorità dei prodotti chimici plastici e dei polimeri problematici. Le prove saranno compilate nel database PlastChem disponibile al pubblico. Una caratteristica unica del progetto è il suo focus su gruppi di sostanze chimiche, il collegamento delle sostanze chimiche problematiche alla plastica e l’integrazione della tossicità del percolato per coprire le sostanze chimiche sconosciute e i loro effetti congiunti. Questa analisi completa aiuterà a dare priorità alle sostanze chimiche e ai polimeri problematici, il che è fondamentale per un’economia circolare.

La complessità chimica della plastica ha posto sfide per comprenderne appieno gli effetti sulla salute e sull’ambiente: circa 10.000 sostanze chimiche nel nuovo database non disponevano di informazioni sufficienti per determinarne i potenziali rischi. Ma per alcuni di loro esistono prove evidenti di rischi per la salute.

Il rapporto evidenzia inoltre la continua presenza di sostanze chimiche, tra cui i policlorobifenili (PCB), che sono state vietate nella plastica dalla Convenzione di Stoccolma del 2001 delle Nazioni Unite sugli inquinanti organici persistenti, entrata in vigore nel 2004.


stella

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