I nanorobot di Ido Bachelet.

Il vettore di queste nanotecnologie è l'ossido di grafene che, insieme all'Hydrogel è il componente fondamentale delle bombe biologiche che sono state iniettate in miliardi di soggetti-cavia inconsapevoli.

Questi sono i bionanobot che sono stati messi nei sieri magici nonché negli anestetici dentali e nelle fiale di insulina. Una siringa ne contiene milioni. Il primo a presentarli in un convegno sul tema delle nanotecnologie applicate alla medicina fu lo scienziato israeliano Ido Bachelet.

Il vettore di queste nanotecnologie, come ormai è acclarato, è l'ossido di grafene che, insieme all'Hydrogel è il componente fondamentale delle bombe biologiche che sono state iniettate in miliardi di soggetti-cavia inconsapevoli e che, progressivamente, stanno morendo.

Nell'immagine qui rappresentata si vedono a confronto i nanorobots che Ido Bachelet ha mostrato al pubblico nel 2014 ed un fermo immagine dei nanorobots identificati nei cosiddetti "vaccini" e negli anestetici dentali da ricercatori argentini, dal biologo spagnolo Ricardo Delgado, dal Dottor Douglas Nixon, nonché dal Dottor Franco Giovannini. Come si può ben notare, gli oggetti evidenziati al microscopio sono identici. Non si può più negare l'evidenza.


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