Medici del clima

L’OMS e l’industria farmaceutica formano i medici del clima.

Nei prossimi tre anni, 10.000 studenti di medicina saranno formati per diventare “medici del clima” per poter rispondere agli “effetti del cambiamento climatico sull’assistenza sanitaria”. Questo è solo l'inizio.

25 università europee, l'OMS e un collettivo farmaceutico hanno presentato un nuovo progetto. Si chiama “Rete europea per l’educazione al clima e alla salute” (ENCHE)e segue la logica dell’agenda prevalente. Il “cambiamento climatico” è una “crisi sanitaria” di cui l’OMS – e quindi anche la professione medica – deve occuparsi.

Medici del clima:
Nei primi tre anni del progetto, oltre 10.000 studenti riceveranno “maggiori conoscenze e competenze sugli effetti dei cambiamenti climatici sull’assistenza sanitaria”. L'Università di Glasgow assume la presidenza accademica. Oltre alle università e all’OMS, al progetto partecipa anche la cosiddetta “Sustainable Markets Initiative Health Systems Task Force”. In questa “task force” investono anche giganti farmaceutici come AstraZeneca, GSK e Novartis.

L'Università di Glasgow spiega ENCHE e dove è diretto:
"… integrare l’insegnamento del clima e della salute nei programmi di studio per aiutare gli studenti di medicina a riconoscere, prevenire e trattare il crescente onere sanitario pubblico derivante dalla crisi climatica e fornire soluzioni sanitarie sostenibili.

Nei primi tre anni, la rete europea mira a formare almeno 10.000 studenti nelle università partecipanti con le più recenti risorse scientifiche ed educative e ispirare altri ad unirsi alla collaborazione."

La prof.ssa Cecilia Sorensen della Columbia University afferma che i futuri medici “scopriranno nei prossimi anni che la portata e il tipo di malattie che tratteranno saranno direttamente influenzati dal cambiamento climatico”.

Dovresti lasciare che questa frase ti si sciolga in bocca. Si ritiene che le malattie siano influenzate “direttamente” dai cambiamenti climatici. Una frase che mostra la direzione in cui si sta sviluppando la medicina nell’era della “One Health”. E il “clima” sta ormai diventando parte del curriculum dei futuri medici.

Scopri di più sulla nuova formazione della Columbia University:

Il clima più caldo riduce le morti:
L’OMS e i media si concentrano costantemente sul caldo estremo, eppure questo tipo di clima rappresenta il rischio di temperatura più basso al mondo. Il freddo uccide quasi 30 volte più persone del caldo estremo, vale a dire 4,6 milioni contro 0,155 milioni. L’aumento delle temperature sta facendo aumentare il numero di morti per caldo, ma non in condizioni di caldo estremo, ma in condizioni di caldo moderato, come ha recentemente riportato e analizzato TKP. Tuttavia, l’aumento delle temperature riduce anche il numero di morti per freddo.

In totale, ciò significa salvare 166.000 vite all’anno negli ultimi due decenni. Ciò emerge dallo studio Lancet di Qi Zhao (2021):

"Dal 2000-2003 al 2016-2019, il tasso globale di mortalità per eccesso di freddo è cambiato di -0,51 punti percentuali e il tasso globale di mortalità per eccesso di caldo è aumentato di 0,21 punti percentuali, con un conseguente calo netto del tasso complessivo."

I medici dovrebbero quindi concentrarsi maggiormente sul problema del freddo, cioè su alcune malattie climatiche magiche.
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stella

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