Una conferenza sul clima di due giorni a Praga, organizzata dalla divisione ceca del Climate Intelligence Group (Clintel) internazionale, che si è tenuta il 12 e 13 novembre nella Camera dei deputati della Repubblica Ceca a Praga, "dichiara e afferma che l'"emergenza climatica" immaginata e immaginaria è finita".
Il comunicato redatto dagli eminenti scienziati e ricercatori intervenuti alla conferenza chiarisce che per diversi decenni gli scienziati del clima hanno sistematicamente esagerato l'influenza della CO2 sulla temperatura globale.
La conferenza scientifica di alto livello ha inoltre dichiarato:
"Il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici, che esclude partecipanti e articoli pubblicati in disaccordo con la sua narrazione, non rispetta il suo stesso protocollo di segnalazione degli errori e trae conclusioni, alcune delle quali sono disoneste, e dovrebbe essere immediatamente smantellato".
Questa dichiarazione supporta le conclusioni dell'importante rapporto Clinton The Frozen Climate Views of the IPCC.
Inoltre, gli scienziati presenti alla conferenza hanno dichiarato che anche se tutte le nazioni passassero direttamente a emissioni nette pari a zero, entro la data obiettivo del 2050 il mondo sarebbe solo di circa 0,1 °C più freddo rispetto a una temperatura senza riduzione delle emissioni.
Finora, i tentativi di mitigare il cambiamento climatico attraverso accordi internazionali come l'Accordo di Parigi non hanno avuto alcun effetto sulla nostra influenza sul clima, poiché nazioni come Russia e Cina, India e Pakistan continuano ad aumentare notevolmente la loro combustione di carbone, petrolio e gas.
Il costo per ottenere questa riduzione di 0,1 °C del riscaldamento globale ammonterebbe a 2 quadrilioni di dollari, equivalenti a 20 anni di prodotto interno lordo mondiale.
Infine, la conferenza "invita l'intera comunità scientifica a cessare e desistere dalla persecuzione di scienziati e ricercatori che non sono d'accordo con l'attuale narrazione ufficiale sui cambiamenti climatici e a incoraggiare invece ancora una volta la lunga e nobile tradizione di ricerca, indagine, pubblicazione e discussione scientifica libera, aperta e senza censure".
Il comunicato completo può essere letto qui - PDF.
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