Scandalo dei dati elettronici delle cartelle cliniche

Il prestigioso progetto digitale di Lauterbach si rivela un incubo per la sicurezza.

La cartella clinica elettronica (ePA), annunciata in pompa magna dal ministro federale della sanità Karl Lauterbach, si sta trasformando in un vero e proprio disastro in materia di protezione dei dati ancor prima del suo lancio ufficiale. Gli esperti di sicurezza sono riusciti a scoprire enormi lacune di sicurezza nel sistema che consentono l’accesso incontrollato a centinaia di migliaia di dati sensibili dei pazienti.

Digitalizzazione forzata dei dati sanitari dal 2025:
Con la tipica mentalità paternalistica del governo semaforo, i dati sanitari di tutte le persone legalmente assicurate verranno automaticamente trasferiti nella cartella clinica elettronica a partire da gennaio 2025, a meno che non si oppongano attivamente. Questa digitalizzazione forzata è un esempio della crescente ossessione di controllo dello Stato sui suoi cittadini.

Rivelate terrificanti falle di sicurezza:
Al rinomato Chaos Communication Congress di Amburgo gli esperti informatici Martin Tschirsich e Bianca Kastl hanno presentato risultati allarmanti: l’ePA apparentemente sicura è come un formaggio svizzero bucato. I ricercatori sono riusciti ad accedere senza troppi sforzi a tutte le cartelle cliniche dei pazienti, senza la tessera sanitaria elettronica che in realtà era necessaria.

"Si tratta di errori di progettazione fondamentali a cui si sarebbe dovuto porre rimedio molto tempo fa", afferma l'ex commissario federale per la protezione dei dati Ulrich Kelber, criticando le evidenti carenze in termini di sicurezza.

Dimensioni terrificanti della fuga di dati:
Particolarmente esplosivo: fino a 1.500 cartelle cliniche possono essere visualizzate tramite un unico accesso compromesso allo studio. Il rischio di un massiccio utilizzo improprio dei dati è quindi inevitabile. Mentre la responsabile Gematik minimizza le critiche, cresce la preoccupazione per un imminente scandalo di dati di proporzioni storiche.

I cittadini devono agire:
Chi non vuole consegnare i propri dati sanitari altamente sensibili a questo sistema insicuro deve agire personalmente e opporsi espressamente alla creazione automatica di un ePA. Questo è un altro esempio di come lo Stato voglia costringere i suoi cittadini in un corsetto digitale, senza garantire standard di sicurezza elementari.

Ancora una volta è chiaro che la frettolosa digitalizzazione sotto l’attuale governo federale avviene senza riguardo alle perdite. Invece di una soluzione ben ponderata e sicura, viene portato avanti un sistema incompleto che mette in pericolo i dati sanitari di milioni di cittadini. Alla fine, i cittadini pagano il prezzo di questa megalomania digitale, con la perdita della sovranità sui dati.
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stella

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