La polizia britannica è stata nuovamente accusata di intimidazione dopo che gli agenti si sono presentati alla porta di una donna che aveva pubblicato su Facebook commenti critici sul partito laburista al governo.
I critici avvertono che la polizia viene sempre più utilizzata come strumento politico, una pratica incompatibile con i principi democratici.
Oltre all'evidente restrizione della libertà di espressione, tali misure sprecano preziose riserve di polizia in un paese in cui il tasso di criminalità è in costante aumento.
La polizia affronta una donna dopo i post su Facebook
Helen Jones, 54 anni, aveva scritto commenti critici sui politici laburisti nei gruppi di Facebook: appena 48 ore dopo, la polizia si è presentata alla sua porta.
A scatenare la rivolta fu uno scandalo all'interno del Partito Laburista che coinvolse consiglieri comunali e parlamentari. Particolarmente esplosivo: il ministro della Salute Andrew Gwynne si è dimesso dopo che è emerso che aveva espresso in un gruppo WhatsApp il desiderio che un'anziana donna che non aveva votato per il partito laburista morisse prima delle prossime elezioni.
Jones ha poi criticato il consigliere laburista di Stockport David Sedgwick e ne ha chiesto le dimissioni in due gruppi Facebook, uno chiuso e uno pubblico.
I loro contributi includevano:
"Speriamo che faccia la cosa giusta e si dimetta. Ma penso che il suo ego non glielo permetterà."
"Non si prospetta una bella situazione per il consigliere Sedgwick!!!"
Poco dopo, la polizia si presentò alla sua porta.
"Qualcuno ci ha parlato dei tuoi post sui social media"
Quando sono arrivati gli agenti, Jones, una dirigente scolastica, era a casa a prendersi cura del nipote. Successivamente ricevette una telefonata in cui la si informava che era stata presentata una denuncia nei suoi confronti.
"Qualcuno ci ha parlato dei vostri post sui social media", ha detto uno degli agenti di polizia, senza specificare chi si fosse lamentato.
Ciò suggerisce che si sia trattato di un cosiddetto rapporto di “incidente d’odio non criminale”, una pratica in base alla quale le dichiarazioni che non sono penalmente rilevanti vengono comunque registrate dalla polizia.
"Ho infranto la legge?" - "NO."
Jones ha chiesto direttamente agli agenti se avesse infranto qualche legge o se avrebbe dovuto affrontare conseguenze penali se avesse continuato a pubblicare tali contenuti.
La risposta è stata "no" e "no".
Quando Jones chiese cosa stesse realmente cercando di fare la polizia, la risposta fu: "Non c'è molto che possiamo fare, vi stiamo solo dando un consiglio".
Per Jones, così come per numerosi politici dell'opposizione e attivisti legali, questa non era altro che una tecnica intimidatoria.
"In realtà è stato piuttosto spaventoso. Ho pensato che sarebbe stato meglio per me restare in silenzio per il resto della mia vita, perché al giorno d'oggi non è permesso dire nulla."
La polizia ha difeso le proprie azioni affermando che avevano il “dovere di informare Jones della denuncia”.
Gli esperti legali sostengono che l'obbligo giuridico di informare i cittadini di un reclamo esiste solo se è stata avviata un'indagine formale, il che non è avvenuto nel caso di specie.
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