Giustizia deve essere fatta, per coloro che hanno perso la vita in modo così scioccante e per i loro familiari, che devono trovare pace.Durante lo stato di emergenza covid le linee guida e i protocolli sanitari imposti dal governo, hanno impedito ai familiari, di seguire la degenza in ospedale dei propri cari, in molti casi di comunicare telefonicamente e di poter vedere il corpo del defunto in quanto riconsegnato in un sacco nero.
Ciò ha contribuito ad interrompere il fisiologico processo di elaborazione del lutto con grandi sofferenze e gravi ripercussioni psicologiche. A distanza di tre anni questo lutto negato incontra tutt’ora un muro di silenzio e omertà che questo documentario si propone di infrangere.