Secondo le linee guida della Chiesa d'Inghilterra, per migliorare l'inclusività andrebbero evitate le preghiere "eurocentriche".

In quello che è ritenuto il primo esempio in cui la preghiera della Chiesa d'Inghilterra è soggetta a piani di diversità, la diocesi di Norwich ha distribuito alle parrocchie un "kit di strumenti antirazzista". Il kit di strumenti invita i sacerdoti a fare in modo che le loro preghiere non siano "completamente eurocentriche".

Dice: "Invitare le persone a recitare il Padre Nostro nella propria lingua e assicurarsi che le intercessioni siano in linea con le preoccupazioni della congregazione e non siano del tutto eurocentriche".

Le linee guida per circa 650 chiese, per lo più nelle zone rurali dell'East Anglia, affermano inoltre che le chiese dovrebbero cercare di "includere lingue e argomenti diversi nelle preghiere" e di "mostrare immagini che riflettano la diversità nel Corpo di Cristo".

Chiede inoltre alle chiese di riconoscere le giornate speciali che le persone appartenenti a minoranze etniche possono celebrare, come la domenica della giustizia razziale.

Si incoraggia l'uso di lingue diverse nei canti e negli inni per migliorare "la diversità linguistica e il culto interculturale" nella musica.

Il reverendo dottor Ian Paul, ministro associato presso St Nic's di Nottingham, ha dichiarato al Telegraph: "Sembra straordinario che, in una diocesi composta al 95 per cento da bianchi, si spendano soldi per questo, compreso un responsabile della giustizia razziale a tempo pieno, quando le parrocchie chiedono a gran voce più clero".

Il parere, redatto dal Racial Justice Action Group della diocesi di Norwich, afferma che la diocesi è "molto bianca in termini di popolazione, ma le scuole stanno diventando sempre più diversificate".

Invita inoltre Dio ad "aprire i nostri cuori, affinché possiamo essere audaci nel trovare le ricchezze dell'inclusione e i tesori della diversità tra noi", aggiungendo che i fedeli "vengono davanti a te, una famiglia santa, un popolo arcobaleno".

La domenica della giustizia razziale, che si tiene la seconda domenica di febbraio, è un giorno per "riflettere sull'importanza della giustizia razziale e per ringraziare per i doni e la bellezza della diversità umana", afferma la Chiesa d'Inghilterra.

Le linee guida di Norwich incoraggiano il clero a dare inizio a una "Colletta per la giustizia razziale della domenica", con preghiere suggerite che recitano: "Ravviva i cuori del tuo popolo affinché, gioendo nella nostra diversità, possiamo pentirci degli errori del passato".

Invita le parrocchie "monoculturali" a essere particolarmente aperte alla diversità, anche se non ce n'è alcuna nella parrocchia. "Dovremmo trovare il modo di riflettere questo concetto nelle nostre chiese, anche se qualcuno di una cultura diversa non è fisicamente presente", aggiunge.

La guida, che include una prefazione in cui si afferma che i precedenti della Chiesa d'Inghilterra in materia di giustizia razziale sono scarsi, è stata pubblicata lo scorso settembre. Alcune settimane dopo, la commissione per la giustizia razziale della Chiesa d'Inghilterra ha affermato che le congregazioni delle parrocchie rurali della Gran Bretagna sono razziste.

Un'analisi condotta dalla Commissione arcivescovile per la giustizia razziale ha preso di mira le congregazioni nelle aree a predominanza bianca per la loro "mancanza di consapevolezza culturale". Il rapporto di 68 pagine ha bollato la confessione come "strutturalmente e istituzionalmente" razzista.

Un portavoce della diocesi di Norwich ha affermato che il kit di strumenti fa parte della loro risposta al rapporto della Chiesa d'Inghilterra "Dal lamento all'azione", approvato dal Sinodo generale nel 2021. Hanno aggiunto che contiene un'ampia gamma di risorse opzionali per le parrocchie.

"Siamo impegnati a essere una Chiesa per tutti nelle nostre comunità e questo deve includere persone da tutte le parti della società. È un dato di fatto che l'anglicanesimo è una comunione globale e, come discepoli di Gesù, beneficiamo delle intuizioni dei cristiani provenienti da una gamma di culture ed esperienze.

"L'arcivescovo Desmond Tutu ha coniato l'espressione "rainbow people" per descrivere come potremmo vivere bene insieme e contribuire a comunità giuste e fiorenti. Questo è il nostro desiderio nella diocesi di Norwich".

"Non c'è da stupirsi che la Chiesa d'Inghilterra stia perdendo la sua congregazione", ha commentato un lettore.
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