Gli scienziati Katalin Karikó e Drew Weissman hanno vinto il Premio Nobel per la medicina 2023 per il loro ruolo nello sviluppo della tecnologia mRNA alla base dei vaccini COVID-19 di Pfizer-BioNTech e Moderna.
Quello che non ci hanno detto: In uno studio pubblicato nel 2018 e citato in dettaglio da MedPageToday, Drew Weissman ha avvertito che precedenti studi clinici sui vaccini a mRNA hanno prodotto risultati "meno promettenti negli esseri umani di quanto previsto sulla base di modelli animali". Ha inoltre sottolineato che gli effetti collaterali identificati erano "non banali" e variavano da "reazioni da moderate a, in rari casi, gravi nel sito di iniezione o reazioni sistemiche".
MedPageToday ha riassunto ulteriormente il lavoro di Weissman e dei suoi colleghi in Nature Reviews Drug Discovery. Hanno enfatizzato principalmente le preoccupazioni sulla sicurezza relative all’infiammazione locale e sistemica. Hanno anche espresso preoccupazione per il fatto che alcune piattaforme di vaccini a mRNA potrebbero portare a forti risposte all’interferone di tipo I, che sono associate non solo all’infiammazione ma forse anche all’autoimmunità. Gli scienziati hanno inoltre suggerito che l'RNA extracellulare potrebbe contribuire all'edema e favorire la coagulazione del sangue, aumentando il rischio di formazione patologica di trombi.
L'articolo di MedPageToday intitolato "Vuoi saperne di più sull'mRNA prima di fare il vaccino anti-Covid?", si chiede quante persone abbiano effettivamente ricevuto il vaccino dopo aver letto queste informazioni.
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