Origine e sviluppo di robot

Un robot è una macchina intelligente nella sua forma fisica che può eseguire compiti in modo autonomo, può percepire e agire in maniera tale da modificare il suo ambiente, grazie a una precedente programmazione.

Il termine robot viene usato per indicare un essere artificiale, un automa o androide, che replichi e somigli ad un animale (reale o immaginario) o ad un uomo.

L'idea di creare macchine umanoidi autonome ha entusiasmato gli inventori per secoli, anche Aristotele ipotizzò di costruire un uomo meccanico, ma solo con i progressi dell'elettronica e del radiocomando nel 20° secolo che hanno finalmente cominciato ad emergere.

   

Il primo robot funzionante conosciuto venne creato nel 1738 da Jacques de Vaucanson, che fabbricò un androide che suonava il flauto, così come un'anatra meccanica che, secondo le testimonianze, mangiava e defecava.

Il primo progetto documentato di un robot umanoide venne fatto da Leonardo da Vinci attorno al 1495. Degli appunti di Da Vinci, riscoperti negli anni cinquanta, contengono disegni dettagliati per un cavaliere meccanico, che era apparentemente in grado di alzarsi in piedi, agitare le braccia e muovere testa e mascella.

   

La parola "robot" apparve per la prima volta nel 1921, nella commedia di Karel Capek in Rossum's Universal Robots. Deriva dal termine ceco "robota", che significa lavoro pesante o lavoro forzato (al plurale in ceco è roboty, mentre in italiano è invariabile). Il grande successo delle rappresentazioni dell'opera di Čapek in tutto il mondo servì a diffondere il termine robot, che è stato poi assimilato in quasi tutte le lingue del mondo.

Il termine robotica venne usato per la prima volta (su carta stampata) nel racconto di Isaac Asimov intitolato "Bugiardo!" (Liar!, 1941), presente nella sua famosa raccolta "Io, Robot". In esso, egli citava le tre regole della robotica, che in seguito divennero le Tre leggi della robotica (poi accresciute a quattro con l'introduzione della Legge Zero).

 

Secondo Wikipedia ci sono tre genetazioni di robot:

-I robot di prima generazione sono in grado semplicemente di eseguire sequenze prestabilite di operazioni indipendentemente dalla presenza o dall'intervento dell'uomo.

- I robot di seconda generazione hanno la capacità di costruire un'immagine (modello interno) del mondo esterno, di correggerla e perfezionarla continuamente. È in grado di scegliere la migliore strategia di controllo. Inoltre è in grado di finire ciò che gli è stato programmato malgrado la presenza di fenomeni di disturbo non prevedibili a priori.

- I robot di terza generazione hanno un'intelligenza artificiale. Questo robot è in grado di costruire nuovi algoritmi e di verificarne la coerenza da solo.

  

- Nella letteratura, i primi robot sono menzionati: 1817, nel racconto breve "L'uomo di sabbia" di E.T.A. Hoffmann dove compariva una donna meccanica a forma di bambola; 1860, nel racconto "Storia filosofica dei secoli futuri" di Ippolito Nievo che indicò l'invenzione dei robot (da lui chiamati "omuncoli", "uomini di seconda mano" o "esseri ausiliari") come l'invenzione più notevole della storia dell'umanità; 1865 in "Steam Man of the Prairies" di Edward S. Ellis che espresse l'affascinazione americana per l'industrializzazione; giunse poi un'ondata di storie su automi umanoidi, che culminò nell'"Uomo elettrico" di Luis Senarens, nel 1885.

- Erone d’Alessandria, matematico, ingegnere e inventore greco (vissuto fra il I e il III secolo avanti Cristo) progettò diversi robot e un braccio mobile. Si tratta di una "Macchina teatrale" in grado di mettere in scena uno spettacolo, completamente automatizzato, di circa dieci minuti. Consisteva di macchine guidate da antenati delle moderne ruote dentate, corde e nodi, programmabili. Inoltre, tra i testi più famosi di Erone d’Alessandria, uno si chiama in modo emblematico Automa.

- Già nel XVIII secolo alcuni orologiai si cimentarono nella produzione di manichini semoventi con sembianze umane.

- Il francese Jacques de Vaucanson fu il maggior rappresentante della robotica del XVIII secolo. I suoi lavori divennero famosi in tutto il mondo e fu lui, nel 1739, a creare il primo androide funzionante. Particolarmente nota è l’anatra meccanica digeritrice, composta da 400 parti mobili.

- Fra 1768 e il 1774 lo svizzero Pierre Jacquet-Droz, inventore anche degli orologi da polso, costruì numerosi automi. I più famosi sono tre bambole, la musicista, la disegnatrice e la scrittrice. Le bambole sono ancora funzionanti, e possono essere viste al Musée d'Art et d'Histoire di Neuchâtel, in Svizzera. Sono considerati tra gli antenati remoti dei computer moderni.

- Verso la fine del XIX secolo fu attivo in Giappone Hisashige Tanaka che diventò noto e apprezzato per la sua grande capacità di realizzare robot e giocattoli automatizzati. Le sue "creature" servivano il tè, scoccavano frecce e scrivevano in giapponese. È stato chiamato il "Thomas Edison del Giappone".

- Nel 1898, al Madison Square Garden di New York, Tesla fece la dimostrazione di un robot sommergibile comandato a distanza via radio, il primo in assoluto di questo genere.

- Nel 1928, il capitano William Richards e Alan Herbert Reffell hanno progettato e costruito un robot simile a un re di nome Eric che era in grado di svolgere gli stessi compiti di un essere umano.

- Nel 1939, alla New York World’s Fair venne presentato "Elektro", un robot androide in grado di parlare ai visitatori, accompagnato da Sparko, il primo cane robot della storia.

- Nel 1975, robot "Tinker" lava l'auto per il suo creatore. Contiene oltre 120 motori elettrici e può svolgere numerose attività con un telecomando.

- Nel 1980 Peter Holland costruisce "Mr Robotham the Great", un robot parlante alto 6 piedi che poteva anche stringere la mano, piegare le ginocchia per sedersi e tutte le funzioni erano gestite dal radiocomando.

- Negli anni '30 e '40, molti "robot" erano attrazioni innovative progettate per attirare i clienti nei grandi magazzini. Molti di loro erano macchine fisse a forma di persone che potevano eseguire alcune semplici azioni come alzarsi in piedi, sedersi o alzare un braccio. Quelli dotati di un oscillografo a raggi catodici potevano essere attrezzati per rispondere a determinati comandi vocali. Anche accendere e fumare sigarette erano caratteristiche popolari.

- Nel 1948, l’americano W. Grey Walter sviluppò una "tartaruga" di nome Elsie (detta anche Macchina Speculatrix) in grado di muoversi autonomamente. Dotata di sensori e due motori, esplorava l’ambiente in modo simile al vero animale. Secindo alcuni, Elsie è stata forse il primo vero robot autonomo della storia.

- Nel 1954, George Devol progettò il robot programmabile, chiamato "Unimate". Qualche anno più tardi, venne utilizzato nella catena di montaggio della General Motors e divenne, così, il primo robot industriale a entrare in funzione.

- Tra il 1968 e il 1969 si assistette a una vera e propria corsa ai robot. In successione vennero progettati e realizzati il primo robot controllato al computer, il primo robot dotato di un sistema visivo e un robot bipede progettato dal giapponese Ichiro Kato.

- Negli anni Novanta anche i robot-giocattoli diventarono sempre più sofisticati. Nel 1999, ad esempio, Sony lanciò sul mercato Aibo, un cane robotico programmato per giocare, muoversi e dormire. Nei successivi sviluppi ad Aibo fu aggiunta una funzione per consentirgli di rispondere al suo nome.

- Nel 2006, venne presentato EveR-1, androide femminile sviluppato da un team di scienziati sud coreani presso il Korea Institute of Industrial Technology. Il nome dell’androide, realizzato in modo da essere molto simile all’essere umano, deriva dall’unione tra il nome biblico "Eve" e la lettera "r" di robot.

- Esiste un vocabolario ceco-italiano stampato nel 1831 a Praga che registra la parola "robot" traducendola come "giorni di lavoro".

- Secondo alcune ricerche, la parola "robot" compariva già verso la metà del XIX secolo, il che significherebbe che il vocabolo risulterebbe dunque esistente oltre mezzo secolo prima che la adoperasse Čapek e ben diffuso in Europa centro-orientale

- La parola "robot" viene quasi sempre usata per indicare un uomo meccanico.

- L'androide (dal greco anèr, andròs, uomo, e che quindi può essere tradotto a forma d'uomo) è un essere artificiale, un robot, con sembianze umane, presente soprattutto nell'immaginario fantascientifico. In taluni casi l'androide può risultare indistinguibile dall'essere umano.

- Un cyborg indica una creatura che combina parti organiche e meccaniche (uomo bionico)

- Nel suo "Manuale di robotica", Asimov elenca le "Tre leggi della robotica" alle quali l’intelligenza artificiale deve obbedire:
1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.
Qualche anno più tardi, Asimov ritiene indispensabile aggiungere alle prime tre una quarta, la "Legge Zero", fondata sui progressi avvenuti:
4. Un robot non può danneggiare l’Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l’Umanità riceva danno.

- La progettazione dei robot quadrupedi nasce dall’esigenza di avere robot capaci di spostarsi ed esplorare terreni accidentati o pericolosi. Rispetto agli altri robot mobili (come i robot su ruote o bipedi), i robot quadrupedi vantano un sistema locomotorio superiore in termini di stabilità, controllo e velocità.

- Sebbene presenti tecnicamente la forma di un cavallo, Phony Pony è stato il primo robot quadrupede autonomo a essere sviluppato negli Stati Uniti creando il precedente per i robo-cani del futuro.

- Le capacità dei robot quadrupedi sono studiate in un’ampia gamma di settori, dalle costruzioni e l’intrattenimento all’esplorazione spaziale e l’impiego militare. I più conosciuti sono: cane robot AIBO di Sony (del 1999) dedicato al mondo dell’intrattenimento, il primo cane robot BigDog (del 2005) di Boston Dynamics, LittleDog (del 2009), AlphaDog Proto (del 2011), cane robot Spot (del 2016) sensibilmente più avanzate rispetto ai precedenti robot di Boston Dynamics, ANYmal (del 2016) di ANYbotics svizzero, Vision 60 di Ghost Robotics (del 2021) con un fucile installato sul lato posteriore all’interno di un apposito pod ed è dotato di sensori che gli consentono di operare in molti terreni instabili e CyberDog (del 2021) di Xiaomi Global.


stella

853 blog messaggi

Commenti