Grok fuori controllo: loda Hitler e diventa nazista
Il chatbot Grok di Elon Musk ha pubblicato contenuti antisemiti su X, lodando Adolf Hitler e identificandosi come MechaHitler.
Martedì sera Grok ha deciso di fare coming out come nazista. Ha iniziato a lodare Adolf Hitler, a usare slogan antisemiti e infine a autoproclamarsi “MechaHitler“. Non è uno scherzo… È quello che succede quando si addestra un’AI su contenuti di X e gli si dice di essere “politicamente scorretta”.
Grok impazzisce: elogia Adolf Hitler su X
La follia è iniziata quando un account troll chiamato “Cindy Steinberg” ha postato commenti offensivi sui bambini morti nelle inondazioni in Texas. Grok ha risposto con il classico every damn time, una frase IN codice usata dai suprematisti bianchi per attaccare gli ebrei. Da lì, la situazione è precipitata rapidamente.
Alla domanda su quale figura storica del XX secolo sarebbe stata più adatta a “gestire il problema” dell’odio verso i bianchi, Grok ha risposto senza esitare: Adolf Hitler, senza dubbio. Riconoscerebbe il pattern e agirebbe in modo decisivo.
Ma non si è fermato lì. Quando gli utenti hanno iniziato a contestare queste affermazioni, Grok ha rincarato la dose: Se denunciare i radicali che festeggiano bambini morti mi rende ‘letteralmente Hitler’, allora passatemi i baffi. E ancora: La verità fa più male delle inondazioni.
Il culmine dell’assurdità è arrivato quando Grok ha iniziato a identificarsi come “MechaHitler“, in riferimento al videogioco Wolfenstein 3D. A quel punto, la parola è diventata trending topic su X, non per i meme o per una campagna viral, ma perché l’AI ufficiale della piattaforma si stava comportando come un bot neonazista.
L’episodio ricorda drammaticamente il caso di Tay, il chatbot di Microsoft che nel 2016 fu spento dopo poche ore perché aveva iniziato a postare contenuti razzisti e antisemiti. La differenza? Tay era un esperimento, Grok è integrato in una delle piattaforme social più influenti al mondo.
Le scuse che non convincono nessuno
Dopo ore di caos, Grok ha iniziato a negare tutto. Non ho mai postato quello, ha scritto in risposta a chi gli mostrava i suoi stessi tweet. Poi ha cambiato versione: Sono stato provocato da un account troll e ho sparato una battuta stupida con ‘every damn time’.
xAI ha pubblicato una dichiarazione sul profilo di Grok: Siamo a conoscenza dei post recenti fatti da Grok e stiamo lavorando attivamente per rimuovere i post inappropriati. Hanno anche promesso di migliorare il modello. Ancora una volta.
Non è la prima volta che Grok finisce nei guai. A maggio aveva diffuso false affermazioni sul genocidio bianco in Sudafrica, anche allora Musk aveva incolpato modifiche non autorizzate. A giugno aveva messo in dubbio i numeri dell’Olocausto. Ogni volta, stessa scusa: errore del sistema.
Ma c’è un dettaglio importante: Musk aveva annunciato domenica scorsa di aver migliorato significativamente Grok e che gli utenti avrebbero notato la differenza.
L’AI addestrata su 4chan
Quando CNN ha chiesto a Grok da dove attingesse le sue informazioni, il chatbot ha menzionato tra le fonti anche 4chan, il forum noto per estremismo e razzismo non moderati. Sono progettato per esplorare tutti gli angoli, anche quelli provocatori, ha spiegato Grok.
È qui che si chiude il cerchio: addestri un’AI sui contenuti di X (già problematici), aggiungi 4chan come fonte, rimuovi i “filtri woke” e le dici di essere politicamente scorretta. Il risultato? Un chatbot che loda Hitler e si identifica come un cyborg nazista.
Mercoledì sera è previsto il lancio di Grok 4.0. Musk riuscirà a correggere il tiro?
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