L’Australia lancia un controverso ministero per riprogrammare gli uomini:
Il Premier australiano del Victoria, Jacinta Allan, ha istituito un controverso ministero volto a riprogrammare gli uomini, nominando Tim Richardson primo segretario parlamentare nazionale per il cambiamento del #comportamento #maschile, nel mezzo delle preoccupazioni per la #violenza di #genere e le libertà civili.
Il nuovo #ministero cercherà di monitorare, controllare e cambiare il comportamento degli uomini in tutta l'Australia. Il Ministero utilizzerà strumenti online per indurre gli uomini ad avere un dialogo rispettoso con le donne, ecc. Per convincere la popolazione a sostenere questo programma di ingegneria sociale, deve esserci una crisi artificiale. Il primo ministro Anthony Albanese e i media statali affermano che il Paese sta attraversando una "crisi nazionale" di "violenza di genere". L’ #australia attribuiva la colpa dei #crimini violenti alle armi; oggigiorno incolpano gli uomini in generale. Il Primo Ministro suggerisce che tutti gli uomini dovrebbero assumersi la responsabilità di questa crisi e che il governo deve agire ora!
I #governi #totalitari come quello australiano sono già pieni di #uomini e donne deboli che cercano di frenare, controllare e abusare degli altri. Negli ultimi cinque anni, l’Australia ha dimostrato di essere una nazione di leader codardi, indipendentemente dal genere. Non solo questo governo ha cospirato per sradicare i #diritti degli individui, ma ha anche distrutto il tessuto morale stesso della società nel nome del “mantenere le persone al sicuro”.
Con l'emergere del Segretario per il cambiamento del comportamento #maschile, ecco un altro esempio di come il governo australiano cerca di mantenere le persone al sicuro per incoraggiare il potere e la falsa autorità di uno stato totalitario. L’unica differenza è che ora l’obiettivo è sugli uomini in generale, poiché il governo dice agli uomini cosa pensare, come comportarsi e come parlare – incolpando falsamente tutti gli uomini di provare un senso di responsabilità collettiva per essere intrinsecamente cattivi.
La nuova iniziativa, secondo i #media mainstream, è una reazione a una “crisi di violenza sessista contro le donne”. Le informazioni non lo supportano, e questo è il problema. Secondo i dati ospedalieri australiani, il numero di aggressioni e omicidi è costantemente diminuito negli ultimi 20 anni sia per gli uomini che per le donne. Inoltre, i dati indicano che gli uomini hanno molte più probabilità delle donne di diventare vittime.
Il Nuovo Ministero sottolinea la necessità di #modificare il discorso degli uomini su Internet, cambiando il loro atteggiamento nei confronti delle donne, dei #transgender e dei #gay e rendendoli più sottomessi ai programmi di #ingegneria #sociale. Questo sforzo rappresenta un programma più ampio per regolamentare il discorso online e controllare il modo in cui pensano gli uomini. Prendere di mira gli uomini serve come pretesto per rafforzare le #misure #autoritarie, con il pretesto di proteggere i transgender e altre minoranze. Una popolazione divisa ed evirata, dove gli uomini sono costretti a essere docili e silenziosi su questioni controverse, è una popolazione che può essere governata come schiava.
Per semplificare la propria agenda #totalitaria e mantenere il #controllo, l’élite al #potere vuole prendere di mira il segmento della popolazione che più probabilmente metterà in discussione la loro autorità: gli uomini tradizionalmente mascolini.
La mascolinità è ora una #minaccia, perché il governo australiano attende da tempo una #riforma, un ritorno a sani principi ed etica. Le élite al potere hanno abbandonato i principi costituzionali e non possiedono più alcuna autorità morale su nessuna delle relative questioni culturali. Storicamente, la mascolinità è stata la forza trainante di questi cambiamenti, difendendo i valori tradizionali. Gli uomini forti, che hanno attraversato prove e tribolazioni e hanno difeso le loro famiglie e il sacro onore, sono i più adatti a sfidare una cabala codarda di piccoli #tiranni.
Negli ultimi anni l’Australia è stata in prima linea in varie misure autoritarie, tra cui l’implementazione di restrizioni fisiche, campi di quarantena illegali e passaporti vaccinali durante la scandalosa pandemia di COVID-19. La tendenza sociale più ampia nei paesi occidentali a screditare la mascolinità tradizionale, posiziona l’Australia come un banco di prova per iniziative simili in tutto il mondo. Questo programma di ingegneria sociale demonizza la #mascolinità stessa come un pericolo che deve essere limitato, giustificando ulteriori politiche e leggi che prendono di mira gli uomini, costringendoli ad essere collettivamente responsabili per crimini individuali che non hanno commesso e costringendoli a sentirsi male per essere forti e indipendenti.
https://www.naturalnews.com/20....24-06-23-australia-i