Le "sostanze chimiche eterne" utilizzate nelle batterie agli ioni di litio minacciano l'ambiente, secondo una ricerca: I #pfas #tossici, "sostanze chimiche eterne", utilizzati nelle #batterie agli ioni di #litio essenziali per la transizione verso un' #energia #pulita, rappresentano una #pericolosa fonte di #inquinamento #chimico che, secondo una nuova ricerca, #minaccia l' #ambiente e la #salute umana man mano che l’industria nascente si espande.

Lo #studio multiforme e sottoposto a revisione paritaria si è concentrato su una sottoclasse di PFAS poco studiata e non regolamentata, denominata bis-FASI, utilizzata nelle batterie agli ioni di litio. I ricercatori hanno trovato livelli #allarmanti di sostanze chimiche nell'ambiente vicino agli impianti di produzione, hanno notato la loro presenza in aree remote in tutto il mondo, hanno scoperto che sembrano essere tossiche per gli organismi viventi e hanno scoperto che i rifiuti delle batterie smaltiti nelle discariche erano una delle principali fonti di inquinamento.

https://www.nature.com/articles/s41467-024-49753-5

I PFAS sono una classe di circa 16.000 composti #artificiali, utilizzati più spesso per rendere i prodotti resistenti all'acqua, alle macchie e al calore. Sono chiamati "sostanze chimiche eterne" perché non si decompongono naturalmente e si è scoperto che si accumulano negli esseri umani. Le sostanze chimiche sono collegate a cancro, difetti alla nascita, malattie del fegato, malattie della tiroide, crollo del numero di spermatozoi e una serie di altri gravi problemi di salute.

I sostenitori della salute pubblica lanciano sempre più l'allarme sulla necessità di trovare alternative alle sostanze chimiche tossiche impiegate nelle tecnologie per l'energia pulita, come batterie e turbine eoliche, man mano che la transizione avanza.

Il documento rileva che esistono pochi standard di fine vita per i rifiuti di batterie PFAS e che la stragrande maggioranza finisce in discariche comunali dove può infiltrarsi nei corsi d'acqua, accumularsi localmente o essere trasportata per lunghe distanze. Ha esaminato la presenza di sostanze chimiche in campioni di percolato storici e non ne ha trovata nessuna in quelli precedenti alla metà degli anni '90, quando la classe chimica è stata commercializzata.
https://www.theguardian.com/te....chnology/article/202

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