Un hacker etico rivela gravi lacune nella sicurezza dei moduli solari: l'accesso a milioni di sistemi solari è possibile attraverso un attacco informatico!
Un #hacker white hat #olandese ha scoperto una grave #falla nella #sicurezza dei #pannelli #solari in #europa. Attraverso il suo hack etico, ha dimostrato quanto questi sistemi possano essere #vulnerabili agli #attacchi #informatici. Particolarmente colpiti sono stati i sistemi di pannelli solari intelligenti, in cui l’hacker avrebbe potuto potenzialmente prendere il #controllo di milioni di pannelli attraverso una backdoor. Questa constatazione pone la sicurezza informatica dei moduli solari sempre più al centro dell’attenzione del settore.
Tradizionalmente, le #turbine #eoliche erano considerate particolarmente vulnerabili agli attacchi informatici perché sono altamente collegate in rete e dotate di numerosi sensori. Tuttavia, la scoperta di questo #problema di sicurezza nei pannelli solari rappresenta una nuova minaccia. Un’agenzia olandese ha confermato questa valutazione già nel 2023. Ha sottolineato che i convertitori, che sono componenti essenziali dei pannelli solari, possono essere facilmente hackerati. Questi componenti potrebbero essere utilizzati anche per attacchi DDoS.
Vulnerabilità allarmante: quanto è realmente protetta la rete energetica europea dagli attacchi informatici?:
I recenti sviluppi hanno dimostrato che l’UE è impreparata ad affrontare attacchi concertati alle sue infrastrutture energetiche. Un rapporto del luglio 2023 dell’Agenzia europea per la sicurezza informatica avverte che l’Europa sarebbe significativamente vulnerabile a un attacco mirato, sia da parte di stati stranieri che di cittadini malintenzionati. In questo contesto i moduli solari sono stati identificati come particolarmente rischiosi. Ciò è dovuto anche al fatto che la filiera di questi prodotti dipende fortemente da un unico Paese, ovvero la Cina.
Sebbene l’UE abbia adottato i primi passi con #leggi come la direttiva aggiornata sulla sicurezza delle reti e dell’informazione (NIS2) e la legge sulla sicurezza informatica, l’industria chiede ulteriori azioni. I moduli solari dovrebbero essere classificati come prodotti critici e quindi soggetti a test più rigorosi. Ciò è necessario per garantire la sicurezza informatica e allo stesso tempo consentire all’industria solare europea di riconquistare quote di mercato a scapito della concorrenza cinese.
L’industria sottolinea che i futuri requisiti informatici dovrebbero essere stabiliti come parte di un piano d’azione dell’UE sull’elettrificazione. I pannelli solari svolgono un ruolo sempre più importante nell'approvvigionamento energetico dell'Europa e la loro sicurezza deve quindi essere una priorità assoluta. Dries Acke, vicedirettore generale di SolarPower Europe, sottolinea che l'Europa deve imparare dalle recenti esperienze nel campo della sicurezza energetica. È necessario creare un futuro sicuro. L’industria solare si trova ad affrontare la sfida di rispondere a nuove minacce. Allo stesso tempo, deve sviluppare soluzioni innovative per garantire la sicurezza delle infrastrutture energetiche.
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