Il ministro degli esteri svedese afferma che il paese deve parlare apertamente degli svantaggi dell'immigrazione di massa: Malmer Stenergard ha ammesso che nel caso degli immigrati provenienti dal Medio Oriente e dall'Africa, "abbiamo a che fare con un livello di istruzione inferiore e un background culturale completamente diverso".
In #svezia, le conseguenze della #politica di apertura alle #migrazioni di massa dall'Africa e dal Medio Oriente non possono essere nascoste, con l'attuale governo che sta adottando #misure moderate per migliorare la situazione. Ciò fa parte di un accordo con i Democratici svedesi, un partito contrario alle #politiche #migratorie #distruttive, scrive Do Rzeczy.
Negli ultimi 20 anni, il numero di persone nate all'estero è raddoppiato da 1 milione a 2 milioni e la popolazione del paese è cresciuta fino a oltre 10 milioni. Nel 2015, la Svezia ha accettato un numero record di cosiddette richieste di asilo, 162.000, principalmente da paesi culturalmente stranieri, come Afghanistan e Siria. Nel tempo, il governo ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere e si sta chiedendo come "regolamentare la migrazione".
La portata dell'afflusso di immigrati in Svezia è stata limitata durante il mandato di Malmer Stenergard della coalizione del Partito moderato del Primo Ministro Ulf Kristersson, che ha ricoperto la carica di Ministro dell'immigrazione dal 2022 al 2024. Dal 2024 è a capo del Ministero degli Affari Esteri.
In un'intervista per il quotidiano "Dagens Nyheter", Stenergard ha ammesso che a causa dell'immigrazione di massa e della scarsa integrazione nel paese sono comparsi fenomeni di dipendenza dall'assistenza #sociale, radicalizzazione e #criminalità organizzata.
Stenergard ha parlato, senza alcun riguardo per la correttezza politica, di quei gruppi di migranti che causano problemi. Ha ammesso che nel caso degli immigrati dal Medio Oriente e dall'Africa, "abbiamo a che fare con un livello di istruzione inferiore e un background culturale completamente diverso". “Molti di questi paesi hanno una società diversa e modi diversi di risolvere i conflitti”, ha affermato, aggiungendo che “la migrazione deve essere regolamentata per mantenere la mobilità”.
In Svezia, almeno finora, stanno cercando modi più sottili, oltre a rigidi #controlli alle #frontiere. Il governo ha proposto nella bozza di bilancio per l'anno prossimo un sussidio per il ricollocamento fino a 350.000 corone (30.000 €) per ogni migrante che accetta di tornare volontariamente nel proprio Paese.
Stoccolma spera che questo invogli più stranieri a lasciare il paese, specialmente quelli che non si sono assimilati alla società svedese e che creano ogni sorta di #problema. Sfortunatamente, i sondaggi mostrano che sono in pochi ad accettare.
https://rmx.news/article/swedi....sh-foreign-minister-