Il Consiglio d'Europa accusa l'Italia: "Polizia razzista".
Questo è un "insulto a chi rischia la vita" - l'ira dei poliziotti sul Consiglio d'Europa.
La #polizia #italiana è #razzista. Questo è il sunto estremo del rapporto diffuso dall' #ecri, la #commissione #europea contro razzismo e #intolleranze, che ha redatto un rapporto in cui dipinge con tratti negativi l'operato della Polizia di Stato, organo del ministero dell'Interno deputato alla tutela e alla #sicurezza del #territorio.
L'Ecri è un'organizzazione indipendente, quindi slegata dagli organi ufficiali dell'Unione europea, quindi anche dalla Commissione europea presieduta da Ursula von der #leyen, nonostante il nome possa trarre in inganno. Contro un attacco simile nei confronti di un organo dello Stato non hanno alzato la voce, giustamente, solo i #sindacati di polizia ma anche le massime cariche #politiche, a partire dal presidente del Consiglio e dal #ministro degli #interni, dal quale la Polizia di #stato dipende.
"È inaccettabile che un’organizzazione #internazionale - di cui non tutti hanno ancora ben compreso il ruolo - insulti donne e uomini che con dedizione ogni giorno mettono a rischio la loro vita per garantire la sicurezza dei cittadini", sono state le parole del ministro Matteo Piantedosi, che ha difeso a spada tratta gli #agenti, al pari di Matteo Salvini: "Donne e uomini in divisa #attaccati vergognosamente dall’Ecri (Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza), un ente inutile pagato anche con le tasse dei cittadini italiani. Come Lega proporremo di risparmiare questi soldi per destinarli alla Sanità anziché infangare le nostre forze dell’Ordine. Se a questi signori piacciono tanto Rom e clandestini, se li portino tutti i casa loro a Strasburgo".
Comprensibilmente stupiti e infastiditi dal rapporto sono i sindacati di polizia, che tramite i loro segretari hanno criticato aspramente il report. Per Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp si tratta di accuse "totalmente infondate e oltraggiose. È inaccettabile che un organo europeo si permetta di infangare l'onorabilità e la professionalità dei nostri agenti". Parlare di profilazione razziale, ha aggiunto il sindacalista, "è un insulto non solo verso chi ogni giorno rischia la vita per la sicurezza dei cittadini, ma anche verso il nostro sistema di sicurezza, che è riconosciuto a livello europeo come esempio di efficienza e rispetto delle #leggi".
Non accettiamo, ha aggiunto Pianese con decisione, "lezioni di morale da chi non conosce la realtà operativa e non ha alcuna competenza per giudicare il nostro lavoro", che parla di "campagna denigratoria" #pericolosa, perché "indebolisce il morale delle forze dell'ordine e mina la fiducia dei cittadini verso chi è impegnato a proteggerli". Il messaggio che Pianese vuole mandare è chiaro: "Non accetteremo passivamente queste accuse e continueremo a difendere il diritto di svolgere il nostro #lavoro senza essere criminalizzati da chi, evidentemente, non ha altro obiettivo se non quello di creare divisioni e seminare diffidenza".
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