Regione #toscana, a guida #pd, si prepara a entrare nelle #scuole secondarie di I e II grado della provincia di Prato con un obiettivo inquietante: smantellare la cosiddetta "cultura patriarcale" e destrutturare gli “stereotipi di genere”.

Sotto il pretesto della lotta alle #discriminazioni, ci chiediamo chi siano i presunti “esperti” che verranno chiamati a plasmare la mentalità di 13mila studenti, influenzando anche docenti e personale scolastico. Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di infiltrare nelle scuole l’ #agenda #lgbtqia+, celata dietro parole altisonanti come "inclusione" e "rispetto"?

Dalle Carriere Alias alla fluidità #sessuale imposta ai #bambini, fino alla #transizione per i #minori, la scuola #italiana sta diventando il laboratorio dell’ideologia #gender, con la complicità delle istituzioni e dei governi locali, mentre le famiglie vengono deliberatamente tenute all’oscuro.

Pro Vita & Famiglia Onlus lancia l’allarme e scende in campo con la #campagna nazionale “Mio Figlio No” per fermare questo indottrinamento forzato e chiedere una legge urgente che tuteli la libertà educativa delle famiglie. Il dato è chiaro: l’83% degli italiani vuole essere informato in modo preventivo e dettagliato sui progetti scolastici che toccano tematiche di sessualità e affettività, come confermato da un’ #indagine nazionale di Noto Sondaggi.

Basta con la manipolazione dei nostri figli! È ora che la #politica intervenga per garantire alle #famiglie il diritto di educare i propri bambini secondo i propri valori, senza imposizioni #ideologiche mascherate da percorsi #educativi.
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