Un gruppo di quasi 70 organizzazioni per i #dirittiumani di tutto il mondo ha scritto al commissario per gli affari interni dell'UE Thierry Breton in merito alle #preoccupazioni che la nuova #legislazione dell'UE potrebbe portare alla #chiusura di #internet.
Nella lettera, esortano Breton a chiarire le sue recenti dichiarazioni e a rassicurare il pubblico che il Digital Services Act (DSA) dell'UE non si trasformerà in uno strumento per costringere le piattaforme online a rimuovere i "contenuti odiosi" e minacciarli con un divieto come punizione.
Se, come affermano i firmatari, il #dsa è progettato per bloccare arbitrariamente i principali #socialnetwork quando l'UE scopre che non rispettano immediatamente le regole per eliminare l'"incitamento all'odio", allora lo vedono come una violazione delle tutele dei diritti umani nel #dirittointernazionale.
Tuttavia, gli autori della lettera ritengono che il blocco dell'accesso a Internet, essenzialmente una vera e propria azione di polizia con il pretesto di dover mettere a tacere l'incitamento all'odio, sia sproporzionato rispetto alla situazione e potrebbe facilmente aggravarla mettendo a rischio le persone, compreso il rischio di essere esposti a disinformazione più fattuale.
La lettera chiede un uso "rispettoso dei diritti umani" dei DSA, ma sottolinea anche che una prossima legge francese relativa al regolamento UE renderà obbligatorio il blocco del browser, uno strumento di censura statale "senza precedenti", come viene chiamato.
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