I ricchi stanno preparando lussuosi bunker apocalittici come un "piano B" se devono fuggire. Aziende come Vivos e Rising S offrono rifugi di lusso con molti servizi, tra cui piscine e scuderie.

Previsioni #apocalittiche come una #guerra_nucleare, il #cambiamento_climatico, la diffusione di #malattie pericolose o un’apocalisse #zombi hanno accresciuto l’ossessione degli ultra-ricchi per i #bunker di lusso. Tuttavia, i #ricchi non hanno paura solo delle #minacce come questi disastri, alcuni di loro hanno paura anche delle persone. Come riporta #bloomberg, una parte dell'élite della #silicon_valley sta valutando anche la possibilità di fuggire nel caso in cui un popolo insoddisfatto si rivoltasse contro di loro, cioè se ci fossero grandi cambiamenti nella società o una #rivoluzione che venisse lanciata contro il 1% dei ricchi del mondo.

Tuttavia, un tecnico della Silicon Valley ha scherzato dicendo che questi bunker potrebbero non essere utili nel caso di un’apocalisse dell’intelligenza artificiale.

Nell'ambito di una conversazione sui timori per il futuro, il CEO di #openai Sam Altman ha affermato che, a differenza di alcune élite #tecnologiche, non ha un bunker. "Mi piacciono le strutture, ma non direi un bunker", ha aggiunto Altman senza chiarire quali fossero queste strutture. "Niente di tutto questo aiuterà se l'AGI va storto, questa è una domanda ridicola", ha detto. L'AGI si riferisce all'intelligenza artificiale generale, o #intelligenza #artificiale in grado di svolgere qualsiasi compito intellettuale che un essere umano può svolgere.

Oltre ad acquistare un posto in grandi bunker o ad acquistare il proprio #bunker_sotterraneo privato, alcuni ricchi della Silicon Valley hanno già pensato a un modo per #scappare se si verificano alcuni dei problemi di cui sopra.

Durante una recente cena alla quale si è riunita l'elite della Silicon Valley, un uomo ricco senza nome ha spiegato il suo piano di fuga: ha una motocicletta (che gli permetterà di districarsi più facilmente tra la folla), un sacco di soldi e una pistola pronta nel suo garage a San Francisco. Il suo obiettivo è il Nevada, il Texas, e l'hangar dove è custodito l'aereo che possiede insieme ad altri quattro #miliardari e con il quale intendono #fuggire in Nuova Zelanda e lasciarsi alle spalle la potenziale apocalisse o rivoluzione.

Le aziende di costruzione sono Vivos e Rising S Company, entrambe americane. Secondo loro, i bunker sono una soluzione per la continuazione della vita, fornendo un vero e proprio mezzo protettivo sotterraneo per sopravvivere praticamente a qualsiasi catastrofe devastante. Vivos addirittura si considera effettivamente una moderna Arca di Noè, che offre alle persone una “assicurazione sulla vita” invece di un'assicurazione sulla vita. Questi bunker sono a disposizione di tutti, non solo per i ricchi, ovviamente a chi ha i #soldi per #comprarli.

Lo specialista di bunker di lusso Clyde Scott di Rising S ha dichiarato a Insider nel 2021 che 200 dei 232 bunker di fascia alta dell’azienda sono stati commissionati nei cinque anni precedenti al 2021. Vivos ha detto a #insider che i suoi rifugi (situati a quanto pare in USA, Germania e Nuova Zelanda) sono progettati per consentire ai residenti di operare per un minimo di un anno senza dover tornare nel #mondo_esterno. A differenza di Vivos, Rising S costruisce i suoi #rifugi individualmente nelle proprietà esistenti dei #clienti. Ma, le aziende hanno rifiutato di fornire dettagli a Insider su clienti specifici o progetti su cui hanno lavorato, citando problemi di privacy.

In definitiva, sembra che l’idea alla base dei miliardari che cercano una via di fuga indica una tendenza più ampia. Secondo un libro di Douglas Rushkoff, Elon Musk che cerca di colonizzare Marte. "È come se volessero costruire un'auto che vada abbastanza veloce da sfuggire al proprio scarico", ha scritto sul Guardian. "Mai prima d'ora gli attori più potenti della nostra società hanno dato per scontato che l'impatto primario delle loro stesse conquiste sarebbe stato quello di rendere il mondo stesso invivibile per tutti gli altri."

E a dire il vero, Rushkoff ha anche stimato che la probabilità che i bunker proteggano i loro abitanti durante uno scenario apocalittico fosse scarsa a causa della fragilità degli ecosistemi chiusi e del rischio di contaminazione.
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