Pazza irresponsabile! Il consiglio allucinante della virologa del# PD pubblicato a piena pagina dal #corriere fa sbottare sui social un medico perbene.
Risposte come queste, ospitate oltretutto sul più diffuso quotidiano #italiano, dovrebbero essere stigmatizzate come irresponsabili.
La signora in questione chiede: “Ho ricevuto quattro dosi di vaccino anti Covid e ho anche avuto la malattia un anno e mezzo fa, in forma leggera. Pochi giorni fa ho chiesto di poter ricevere la dose autunnale. Sorpresa: in un paio di #farmacie me l’hanno #sconsigliata. Stesse perplessità del medico di famiglia.
Idem il #cardiologo, che mi ha suggerito la conta degli #anticorpi. Conta altissima, con conseguente sconsiglio determinato a evitare la #vaccinazione.
Questa esperienza non sarà capitata solo a me. È vero che chi ha una buona dose di anticorpi nel sangue non dovrebbe vaccinarsi?”
La risposta corretta dovrebbe essere che i 2 farmacisti, il medico di famiglia e il cardiologo, considerate le loro risposte, devono essere considerati ottimi professionisti, ben preparati e che quindi la signora fa bene a seguire il loro #consiglio.
Ed ecco invece cosa risponde la professoressa #antonella #viola!
A voi la scelta se farvi una risata o “innervosirvi” di brutto:
“La lettrice solleva una questione cruciale che sta mandando in crisi la campagna vaccinale per il richiamo annuale contro Covid: ALCUNI OPERATORI SANITARI NON SONO PREPARATI A SUFFICIENZA IN IMMUNOLOGIA E FORNISCONO QUINDI RISPOSTE CONFUSE O DEL TUTTO ERRATE AI CITTADINI. Con la conseguenza di scoraggiare persino i più solerti e responsabili. Il primo grave errore che si compie è quello di continuare a contare le dosi: che senso ha oggi parlare di quinta dose? Abbiamo mai contato le dosi annuali del vaccino per l’influenza? Non mi pare.
E quindi, così come non esiste la diciottesima o ventunesima dose di vaccino antinfluenzale, allo stesso modo non c’è una quinta dose di vaccino anti Covid ma, per entrambi i virus, sono disponibili, e raccomandati, i richiami dell’autunno/inverno 2023.
LA PRIMA E PIÙ IMPORTANTE È CHE I VACCINI DI CUI STIAMO PARLANDO – INCLUSO QUELLO PER IL COVID – SONO SICURI E QUINDI NON C’È ALCUN PROBLEMA NELL’EFFETTUARE UNA DOSE DI RICHIAMO PUR AVENDO UN BUON TITOLO ANTICORPALE.
LA SECONDA È CHE NON ABBIAMO STRUMENTI PER STABILIRE QUALE SIA LA SOGLIA PROTETTIVA O, IN ALTRI TERMINI, UNA VOLTA FATTO IL TEST E MISURATI GLI ANTICORPI, CHI SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ DI DIRE CHE CON QUEL DATO TITOLO ANTICORPALE UNA PERSONA È AL SICURO E NON POTRÀ AMMALARSI?
Nessuno. La quantificazione degli anticorpi al fine di decidere se fare il richiamo annuale anti Covid non ha dunque alcun senso.
Non conosco l’età e lo stato di salute della lettrice, che nel suo messaggio non fa riferimento però a una sua situazione particolare per la quale il richiamo dovrebbe essere evitato o rimandato, ma in linea generale mi sento di ribadire la grande importanza dei richiami contro Covid e influenza, soprattutto per le categorie di cittadini fragili individuate dal Ministero della Salute.
In questo mare di disinformazione, la buona notizia è che le aziende farmaceutiche stanno lavorando affinché il prossimo anno il richiamo per i due virus possa avvenire attraverso un’unica somministrazione e, in questo modo, si spera di superare lo scetticismo e le difficoltà che la lettrice ha incontrato nel suo giusto tentativo di farsi vaccinare.”
Ma si può continuare così??!!
P.S. io mi “innervosisco”!
https://www.corriere.it/salute..../malattie_infettive/