I nuovi satelliti che ci controllano:
Cosa sono le megacostellazioni che nei prossimi anni potrebbero portare decine di migliaia di #satelliti nella bassa #orbita #terrestre? A cosa servono? E che rischi pongono?
L'orbita terrestre non è mai stata tanto #affollata. In appena quattro anni, #starlink, la megacostellazione di Elon #musk, ha già lanciato nella bassa orbita terrestre più di 5mila satelliti. Kuiper System, del rivale di sempre #bezos, ha solo due prototipi in orbita, ma prevede di lanciare oltre tremila satelliti nei prossimi tre anni. E anche la Commissione Europea è al lavoro per creare la propria megacostellazione, nome in codice Iris (Infrastructure for Resilience, Interconnectivity, and Security), che dovrebbe garantire #connessioni #satellitari a #banda_larga su tutto il territorio #europeo. Con tanti progetti in campo, in molti iniziano a pensare che questa nuova corsa allo spazio potrebbe rivelarsi #pericolosa, ingolfando l’orbita terrestre e rendendo sempre più difficili le osservazioni #astronomiche e i nuovi lanci #spaziali.
Secondo l’esperto del Cnr Luciano Anselmo ci sono due tipi di #rischi. Uno a#mbientale, perché gli oggetti che rientrano nell'atmosfera inquinano l'alta #atmosfera con metalli e altre sostanze, e producono #cambiamenti che possono avere effetti sullo strato d'ozono, e sul #clima. E poi il rischio propriamente detto di #impatto a terra, e questo può riguardare sia le #persone, sia anche principalmente in prospettiva futura il #traffico #aereo civile.
Per quel che riguarda l'impatto ambientale, tutti i rientri hanno un impatto perché il problema è il materiale che si disintegra nell'atmosfera al rientro. Parlando di impatto a terra, gli oggetti che sono in grado di resistere in parte al rientro e di produrre quindi dei frammenti che raggiungono il suolo devono avere dimensioni notevoli, ma sono più comuni di quanto si creda.
Anche molti stadi di lanciatori e satelliti con una massa al di sopra di qualche quintale, possono produrre qualche frammento che sopravvive fino a terra. Il rischio per ogni singolo oggetto rimane sempre estremamente piccolo. Il rischio globale però aumenta col numero di satelliti in orbita e di oggetti che rientrano nell’atmosfera. Oggi, con quel che sta rientrando in questo momento, la probabilità che una persona in giro per il mondo venga colpita da un frammento di un rientro incontrollato è del 3% ogni anno.”
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