Farine di insetti, allergie e disturbi: allerta per 800mila persone. Ecco chi non può mangiarle
Il ministro dell'Agricoltura, Francesco #lollobrigida: "Sull'etichetta sarà indicato quanta farina di grillo c'è, che rischio ci sarà di allergie perché molto deve essere ancora testato". Secondo i #medici, le #proteine "nemiche" possono provocare da gonfiore a vomito fino, nei casi più gravi, #shock_anafilattico.
Mentre il dibattito impazza fra sostenitori e detrattori, un altro tema emerge con forza richiedendo un approfondimento: quello delle #allergie e degli eventuali #disturbi che il novel food potrebbe provocare. Infatti, mangiare #cibi a base di #insetti può provocare allergie: ad evitarli, dovrebbe essere in primis chi è allergico a gamberi e #crostacei, ma anche a molluschi e acari, ovvero circa 800mila persone in Italia.
Le allergie a cibi a base di insetti possono manifestarsi anche come conseguenza di un’allergia ad altri #alimenti, “per via della reattività crociata”, dunque, più che di ottocentomila persone stiamo parlando verosimilmente di svariati milioni di #italiani. “In letteratura scientifica sono già stati riferiti numerosi casi di pazienti con reazioni a farine di artropodi, in particolare a farine di #grilli”, sottolinea Mario Di Gioacchino, presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic).
Dunque, la domanda che tutti ci facciamo, a cui tenteremo di rispondere, è: Come riconoscere i #prodotti a base di farina di insetti? Alcuni prodotti con l’aggiunta di farina di insetti sono infatti già in vendita in popolari supermercati come Lidl, Conad, Coop o Esselunga. Ma non basterà leggere l’etichetta, quanto interpretarla, quasi decifrarla: l’etichetta stessa, infatti, non riporterà “farina di insetti” o, semplicemente, “contiene insetti”, ma il loro nome scientifico. Nel caso della farina di grillo la dicitura riportata sarà Acheta domesticus. Per le larve del verme giallo della farina si leggerà la dicitura Tenebrio Molitor. Infine, la larva del verme della farina minore verrà identificata attraverso il nome #scientifico Alphitobius diaperinus. Inoltre, occhio al prezzo, giacché la farina di grilli usata come materia prima è ben più costosa di quella “normale”.
Tornando ai #rischi, non va dimenticato che alcuni insetti contengono antinutrienti, come la chitina, che ha un effetto negativo sulla digeribilità e l’impiego delle proteine. Altri esempi di sostanze #antinutrienti sono i fitati e gli ossalati, che riducono l’assorbimento di #minerali essenziali per l’uomo, quali il calcio, lo zinco, il manganese, il ferro e il magnesio.
https://www.dcnews.it/2024/02/....05/ottocentomila-per
samantha
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