samantha    è la sensazione Caldo
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Google paga silenziosamente i giornalisti per generare articoli utilizzando un'intelligenza artificiale inedita!
L'incursione di #google nel #giornalismo #generato dall'intelligenza artificiale – e forse/possibilmente distruggendo un settore dei media già vacillante lungo la strada – continua.
Il mese scorso Google ha lanciato un programma privato per una manciata di #editori indipendenti, fornendo alle testate giornalistiche l'accesso beta a una #piattaforma di #intelligenza #artificiale generativa inedita in cambio della ricezione di analisi e feedback, secondo i documenti visti da #adweek.

Come parte dell'accordo, gli #editori dovrebbero utilizzare la suite di strumenti per produrre un volume fisso di contenuti per 12 mesi. In cambio, le testate giornalistiche ricevono uno stipendio mensile pari a una somma a cinque cifre all'anno, oltre ai mezzi per produrre gratuitamente contenuti rilevanti per i loro lettori.

Secondo Adweek, lo strumento di intelligenza artificiale in beta consente agli "editori con risorse insufficienti" di "creare contenuti aggregati in modo più efficiente indicizzando i #rapporti #pubblicati di recente generati da altre organizzazioni, come agenzie governative e organi di stampa vicini, quindi riassumendoli e pubblicandoli come un nuovo articolo."
www.adweek.com/media/google-pa....ying-publishers-unre

In altre parole, sembra proprio che il programma di intelligenza artificiale sia esplicitamente progettato per aspirare il lavoro di altri fornitori di #notizie e ricapitolarlo in nuovo materiale da pubblicare – pagando un po’ di soldi agli editori in difficoltà per promuoverlo.

Altri esperimenti di intelligenza artificiale che Google ha rilasciato negli ultimi due anni includono il nome in codice #genesis, che secondo quanto riferito può produrre interi #articoli di notizie ed è stato dimostrato privatamente a diversi editori la scorsa estate, secondo il New York Times. Altri, tra cui Search Generative Experience e #gemini, sono disponibili per l’uso pubblico e minacciano di sconvolgere molte delle basi commerciali dell’editoria digitale.

Il programma fa parte della Google News Initiative, lanciata nel 2018 per fornire agli editori tecnologia e formazione. Secondo il rapporto di Adweek, Google ha chiesto specificamente agli editori che hanno partecipato al test di intelligenza artificiale di fornire un elenco di agenzie governative e altre testate giornalistiche che creano notizie ritenute rilevanti per i lettori di un determinato partecipante. Quando i siti nell'elenco pubblicano qualcosa di nuovo, questo apparirà automaticamente nel programma; l'intelligenza artificiale parafraserà quindi quel materiale, "alterando il linguaggio e lo stile del rapporto affinché si legga come una notizia".

In particolare, le agenzie e le pubblicazioni che effettivamente svolgono il lavoro per creare quel materiale originale non hanno mai fornito il consenso, né sono state direttamente compensate. Gli articoli prodotti dalla piattaforma potrebbero anche allontanare il traffico dalle fonti originali, incidendo negativamente sulle loro attività.
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https://futurism.com/google-pa....ying-journalists-art

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