Netanyahu promette di invadere Rafah e ignora le “pressioni internazionali”. Si temono perdite massicce tra la popolazione civile!
Gli Stati Uniti sanno che un’invasione di Rafah sarebbe “catastrofica” per la popolazione civile, ma non minacciano Israele di alcuna conseguenza.
Giovedì, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso che Israele continuerà il massacro dei palestinesi nella Striscia di Gaza nonostante la “pressione internazionale” e ha annunciato che le forze israeliane entreranno nella città meridionale di Rafah, dove vivono 1,5 milioni di #palestinesi.
“Oggi voglio dirvi in modo chiaro e inequivocabile che l’IDF continuerà a prendere di mira tutti i battaglioni di Hamas in tutta la Striscia di Gaza – inclusa Rafah, l’ultima roccaforte di Hamas”, ha detto Netanyahu durante una cerimonia di laurea per gli ufficiali militari israeliani. “Coloro che ci dicono di non operare a Rafah ci dicono che perderemo la guerra – e questo non accadrà”.
Un grave attacco israeliano a Rafah provocherebbe ingenti perdite civili, hanno riconosciuto i funzionari dell’USAID in un dispaccio diplomatico statunitense trapelato e condiviso con The Intercept.
“Una possibile escalation delle operazioni militari nel sud della Striscia di #gaza, nel Governatorato di Rafah, potrebbe portare a conseguenze umanitarie catastrofiche, tra cui massicce vittime civili, massicci sfollamenti e il collasso degli sforzi umanitari esistenti”, si legge nel documento.
Sebbene gli Stati Uniti siano consapevoli della catastrofe che comporterebbe un’invasione israeliana di Rafah, l’amministrazione Biden continua a fornire aiuto militare incondizionato a Israele e non minaccia conseguenze se Israele invadesse la città.
Il ministro della Guerra israeliano Benny Gantz aveva precedentemente minacciato che Israele avrebbe invaso #rafah entro il Ramadan se #hamas non avesse rilasciato gli ostaggi israeliani. Il Ramadan inizierà il 10 marzo e non vi è alcun segno di svolta nei colloqui mediati da Egitto e Qatar.
La pressione internazionale su Israele sta aumentando mentre i palestinesi muoiono di fame e Israele limita ulteriormente le consegne di aiuti. Gli Stati Uniti continuano a dare sostegno politico al #genocidio alle Nazioni Unite, e #netanyahu ha detto che Israele non si piegherà alle pressioni.
“In effetti, la pressione internazionale c’è e sta diventando sempre più forte. Ma soprattutto quando aumenta la pressione internazionale, dobbiamo restare uniti. Dobbiamo restare uniti contro i tentativi di porre fine alla guerra”, ha affermato Netanyahu.
https://news.antiwar.com/2024/....03/07/netanyahu-vows