10mila agricoltori Coldiretti al Brennero per fermare il “fake in Italy”:
Parte dal #brennero la grande #mobilitazione della #coldiretti per una proposta di #legge #europea di iniziativa popolare per chiedere trasparenza su quanto portiamo in tavola.
Obiettivo: un milione di firme per dire basta ai #cibi importati camuffati come italiani e per difendere la #salute dei cittadini, nonché il reddito degli #agricoltori, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i #prodotti #alimentari in commercio nell’Ue.
Proposta sostenuta da diecimila agricoltori, tra i quali una nutrita delegazione astigiana guidata dal Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone e dal Direttore Giovanni Rosso che, da questa mattina, hanno raggiunto la #frontiera, al seguito del presidente nazionale Ettore Prandini e che, grazie alle operazioni delle forze dell’ordine, verificheranno il contenuto di tir, camion frigo e autobotti.
“Dinanzi all’invasione di prodotti #stranieri, che mettono a #rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore, Coldiretti chiede maggiori controlli per #bloccare le #truffe a tavola. Basti pensare ai recenti casi di patate straniere vendute come italiane o ai falsi carciofi brindisini di provenienza africana, piuttosto che all’olio di semi venduto ai ristoranti romani come extravergine. I valichi e i porti” denuncia Coldiretti “non possono continuare ad essere un colabrodo da cui passa di tutto”.
“E’ necessario anche lo stop all’importazione di cibo trattato con sostanze e metodi vietati in Europa, come il #grano canadese, fatto seccare in preraccolta col glifosato, affermando il rispetto del principio di reciprocità” prosegue la Coldiretti. “Gli obblighi che vengono imposti ai produttori #italiani devono valere anche per chi vuole vendere nel #mercato europeo”.
“Il Brennero è un luogo fortemente simbolico per il passaggio dei falsi prodotti made in #italy, che invadono il nostro mercato, ed è da qui che rilanciamo la nostra battaglia sulla trasparenza dell’origine in etichetta, che è un diritto dei cittadini europei” affermano Monticone e Rosso riprendendo le parole di Prandini. “Questi temi dovranno essere tra le priorità della nuova Commissione Ue e del nuovo Parlamento, subito dopo le elezioni europee”.
https://www.settimanalelancora.....it/2024/04/08/10mil
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