Il rumore del progetto eolico offshore danneggia le specie marine a rischio di estinzione, dimostra una nuova ricerca:
Studi recenti indicano che il #rumore proveniente dalla costruzione di #parchi #eolici #offshore comporta rischi significativi per la #fauna #marina, comprese le specie in via di #estinzione, mettendo in discussione le affermazioni di sostenibilità ambientale del settore.
Secondo una nuova ricerca, mentre l’amministrazione #biden espande i progetti eolici offshore per raggiungere un sistema energetico privo di emissioni di #carbonio, le #balene e altra vita marina potrebbero diventare #danni collaterali. Due studi indipendenti hanno scoperto che il suono emesso dalle navi che mappavano il fondale marino era significativamente più forte di quanto stimato e che la #protezione dal rumore per le balene e altre creature marine durante l’infissione dei pali delle turbine eoliche non funziona.
Secondo studi scientifici, il rumore intenso causa la perdita dell’udito nelle balene, in altri #mammiferi marini, nelle tartarughe e nei pesci, compromettendo la loro capacità di navigare, evitare pericoli, individuare predatori e trovare prede. Robert Rand, un consulente acustico con 44 anni di esperienza, ha effettuato letture #subacquee della nave da ricognizione sonar Miss Emma McCall al largo della costa del New Jersey e ha registrato letture acustiche dell'infissione di pali per Vineyards Wind 1, un progetto di parco eolico offshore in costruzione a 15 miglia a sud di Martha's Vineyard.
Nel suo rapporto sulla battitura dei pali , pubblicato il 28 marzo, il signor Rand ha scoperto che anche le #tecnologie di smorzamento del suono più avanzate non controllano adeguatamente il rumore dannoso. Il martellamento era altrettanto forte di quello dei cannoni ad aria compressa sismici utilizzati per l’esplorazione di petrolio e gas, noti da tempo per causare lesioni, perdita dell’udito e cambiamenti comportamentali nei pesci e nei mammiferi marini.
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La #ricerca tocca anche le implicazioni più ampie di tale rumore sugli ecosistemi marini. Dal 2016 ad oggi, si è verificato un aumento preoccupante di “eventi insoliti di mortalità” tra le balene, con 220 morti di megattere registrate dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Questi eventi coincidono con l’escalation della costruzione di parchi eolici offshore, suggerendo un possibile collegamento tra i due.
La difesa di #rand per un approccio normativo più solido è sottolineata dalla sua richiesta di maggiori #misure di protezione intorno ai cantieri per salvaguardare la balena franca nordatlantica e altre specie marine, in grave pericolo di estinzione. Le sue intuizioni sollecitano una rivalutazione delle pratiche attuali e l’implementazione di tecnologie e strategie di controllo del rumore più efficaci. Per proteggere i mammiferi marini dal rischio di lesioni uditive e molestie comportamentali, Rand ritiene che le agenzie federali come il National Marine Fisheries Service, che fa parte della NOAA, dovrebbero aumentare le distanze di protezione attorno ai cantieri eolici offshore.
Lo sviluppo in corso dell’energia eolica offshore, pur essendo una componente promettente delle strategie di energia rinnovabile, deve affrontare queste sfide #ambientali per evitare di compromettere gli habitat marini che mira a proteggere. Come afferma brevemente Rand, nonostante la presenza di strategie di mitigazione e supervisione normativa, l’impatto nel mondo reale sembra essere “fumo e specchi”, evidenziando la necessità di un’azione immediata per proteggere la fauna selvatica dei nostri oceani.
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