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L'Italia e i paesi dell'Europa dell'Est respingono la nuova radicale dichiarazione LGBT dell'UE:
L’Italia si è unita all’ #ungheria, alla #croazia e ad altri #paesi #europei nella resistenza a una nuova dichiarazione dell’UE pro-LGBT che spinge per le cosiddette “politiche inclusive” che promuovono l’ #omosessualità e il #transgenderismo.

Il 17 maggio l’Unione Europea ha rilasciato una dichiarazione dell’Alto Rappresentante a nome dell’UE per la cosiddetta “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”. Si trattava di una dichiarazione dei nuovi #valori #occidentali, che invitava i paesi di tutto il mondo a “concentrarsi sulla lotta alle disuguaglianze e alle forme molteplici e intersecanti di discriminazione” per garantire che la “giustizia” “si applichi a tutti, indipendentemente dal loro #orientamento #sessuale reale o percepito e dalla loro identità di #genere”.

https://www.consilium.europa.e....u/en/press/press-rel

L’UE ha inoltre dichiarato che: "Nell’IDAHOT Day, e ogni giorno, invitiamo i governi di tutto il mondo ad abrogare la #legislazione #discriminatoria, ad agire per affrontare ed eliminare i crimini generati dall’odio e i discorsi di incitamento all’odio, a prevenire tutte le forme di violenza contro le persone #lgbti [sic] e ad affrontare le barriere strutturali e istituzionali e pregiudizi che ancora limitano la partecipazione delle persone LGBTI [sic] ai processi decisionali e #politici… L’UE continua a lavorare con i partner su #leggi e politiche inclusive."

A questo punto, i “periodi di consapevolezza LGBT” riconosciuti a livello internazionale occupano gran parte dell’anno solare, costituendo una sorta di ciclo liturgico post-cristiano. Il 19 maggio è l’“Agender Pride Day”; Il 6 aprile è la “Giornata internazionale dell’asessualità” (in cui presumibilmente tutti si lasciano soli); Dal 16 al 22 settembre si terrà la “Settimana della consapevolezza bisessuale”, seguita da “Celebrare la Giornata della bisessualità” il 23 settembre; Dal 17 al 24 ottobre si celebra la “Genderfluid Visibility Week” e il 19 luglio è il “Drag Day”. Ci sono 26 giornate (o settimane) di “consapevolezza LGBT” riconosciute a livello internazionale, e alcuni paesi hanno anche numerose giornate nazionali. Il Canada è passato da un “mese del Pride” di quattro settimane a una “stagione del Pride” di quattro mesi. Finanziato dal #governo #federale, ovviamente.

In particolare, non tutti i paesi dell’UE hanno sottoscritto la recente dichiarazione di fedeltà e obbedienza all’agenda LGBT. Nove paesi si sono rifiutati di firmare, inclusi paesi più conservatori come Ungheria, Romania, Bulgaria, Croazia, Lettonia e Lituania, ma anche Slovacchia, Repubblica Ceca e, cosa più sorprendente, #italia. La decisione ha suscitato l'ira degli attivisti LGBT italiani e dei politici di sinistra, che hanno lanciato proteste contro il governo #meloni per la decisione. (I resoconti della #stampa hanno definito queste proteste “diffuse”, ma questa sembra essere un’esagerazione intesa a fare pressione sul governo piuttosto che un rapporto sulla realtà.)

La dichiarazione, sebbene non vincolante, è stata significativa, poiché si trattava essenzialmente di una promessa da parte degli Stati firmatari di, come osservato da un organo di stampa, lavorare sull’“implementazione di strategie nazionali per le persone LGBTQ+ [sic] e sulla nomina di un nuovo Commissario UE per l’Uguaglianza a seguito della prossime elezioni parlamentari europee”. La dichiarazione è, senza dubbio, un colpo di stato per gli #attivisti LGBT a Bruxelles, e quindi i paesi dissidenti hanno dovuto affrontare un’enorme disapprovazione.
https://www.lifesitenews.com/b....logs/italy-eastern-e

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