I principi della sovranità nazionale Siamo sotto attacco.
I principi della sovranità nazionale, della libertà personale e del consenso dei governati vengono distrutti da una piccola élite globale che vuole dominarci.
Bret Weinstein a Ginevra: Vogliono dirci cosa possiamo fare, dire e pensare. Vogliono controllare dove e quando possiamo viaggiare, quali farmaci e iniezioni dobbiamo prendere e quali dubbi possiamo avere. Vogliono la capacità di chiudere la discussione e chiudere i canali attraverso i quali mettiamo in discussione la verità delle loro storie e la legittimità del loro potere. In breve, sono arrabbiati perché abbiamo alzato con successo il sipario sull’era Covid e vogliono vendetta.

Stanno facendo gli straordinari all’OMS per riscrivere tutte le regole in modo da poter vincere la prossima volta. Questo è il vero significato di questi negoziati su ciò che falsamente chiamano preparazione alla pandemia. Cercano un livello di controllo senza precedenti, devono fallire e falliranno. Questa cabala internazionale trova fastidiosa la nostra fede nella libertà e ridicola la nostra insistenza sul consenso informato. Attacca la nostra sovranità nazionale dall’alto.

Le nostre nazioni devono essere subordinate a un opaco superordine internazionale che ha potere di veto sui nostri diritti e libertà di cittadini. Siamo destinati ad essere controllati da un meccanismo che sfida qualsiasi controllo ed equilibrio di cui potremmo trarre vantaggio. Ci viene detto che queste misure autoritarie sono progettate per proteggere la salute pubblica e salvarci da una pandemia che, siamo certi, può passare dagli animali selvatici agli esseri umani in qualsiasi momento.

La questione non è se Tedros ce lo garantirà, ma quando. Ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. La natura è piena di virus sconosciuti, non è una bugia, ma la capacità di nuovi agenti patogeni di superare il divario evolutivo e causare improvvisamente una pandemia umana globale è molto bassa, o almeno sarebbe bassa se non fosse per la vasta rete di laboratori attualmente in atto stanno lavorando per trasformare gli agenti patogeni naturali in armi utilizzando tecnologie di guadagno di funzione.

Questi laboratori fanno parte di una Guerra Fredda non dichiarata di cui l’opinione pubblica mondiale non sa quasi nulla. Il danno inflitto al mondo negli ultimi quattro anni dovrebbe evidenziare il pericolo di amplificare gli agenti patogeni umani.

Il rifiuto dei nostri politici di parlare della ricerca sugli armamenti che ha portato al disastro del Covid mostra chiaramente quanto siano diventati cinici questi politici. Se la comunità internazionale fosse seriamente intenzionata a proteggere le persone dalle malattie infettive, invece di isolare, censurare e vaccinare il mondo, si concentrerebbe su due cose: in primo luogo, si concentrerebbe su misure di base per aumentare la resistenza innata alle malattie infettive, come migliorare la qualità degli alimenti e ridurre la carenza di vitamina D.

In secondo luogo, si concentrerebbe sulla chiusura dei laboratori che producono agenti patogeni come armi, esponendoci tutti al rischio di fughe di dati dai laboratori.
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