A Bologna si potrà fare un referendum sulla “città 30”
Il Comitato dei #garanti del comune di #bologna, un organo che #giudica l’ammissibilità delle proposte di #referendum consultivi, ha giudicato ammissibile la richiesta dei #partiti di destra di tenere un referendum consultivo sul limite di velocità di 30 chilometri all’ora imposto in #città nella maggior parte delle strade da gennaio dall’amministrazione di centrosinistra.

Ora i partiti avranno circa tre mesi per raccogliere 9mila #firme, necessarie per poter organizzare il voto. Se riusciranno a farlo – 9mila firme non sono moltissime, per un comune di 392mila abitanti – il referendum si terrà probabilmente nei primi mesi del 2025.

Il limite di #velocità di #30_chilometri all’ora è entrato in vigore a Bologna il 16 gennaio 2024, anche se la #misura era stata introdotta gradualmente già dal 2023. Grazie a questa iniziativa Bologna è diventata la prima grande “città 30” in Italia. Tuttavia, la decisione era stata molto criticata dai partiti di destra che sostengono il governo nazionale, in particolare dalla Lega: il suo leader e ministro dei Trasporti Matteo #salvini aveva sostenuto che limiti di velocità del genere «non hanno senso e creano solo danni».

L’opposizione della Lega ha portato la sezione cittadina del partito, insieme a quelle di Forza Italia e Fratelli d’Italia, a proporre un referendum consultivo in cui verrà chiesto ai bolognesi e alle bolognesi, in sostanza, se sono contrari o favorevoli al nuovo limite. Il quesito è stato approvato dal Comitato dei garanti, che avranno un mese per preparare la raccolta firme e farsi dare gli appositi fogli timbrati dalla segreteria generale del comune. I moduli con le 9mila firme poi andranno depositati «entro tre mesi dalla data della prima vidimazione dei fogli».
https://www.ilpost.it/2024/06/....02/bologna-zona-30-c

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