La Spagna si unirà al caso del genocidio del Sud Africa contro Israele: La Spagna è diventata il primo paese europeo a chiedere alla Corte Suprema delle Nazioni Unite il permesso di unirsi al caso del Sud Africa che accusa #israele di aver commesso un genocidio a #gaza. Il ministro degli Esteri spagnolo Jose Manuel Albares ha dichiarato: "Vogliamo che ritorni la pace a Gaza e in Medio Oriente".

Quest’ultimo sviluppo arriva dopo che la Spagna, così come l’Irlanda e la Norvegia, hanno riconosciuto lo Stato di Palestina, provocando una feroce reazione da parte di Gerusalemme Ovest.

Alla fine dello scorso anno, il #sudafrica ha intentato una causa contro Israele per la sua invasione di Gaza presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ). Sostenevano che Israele avesse violato i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul #genocidio e chiedevano la fine del conflitto.

L’accusa è stata negata con veemenza dal primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha affermato che “non siamo noi che siamo venuti a perpetrare il genocidio, è Hamas”. Ha affermato che il gruppo “ci ucciderebbe tutti se potesse”.

Sebbene inizialmente l’ICJ avesse ordinato a Israele solo di adottare tutte le misure per prevenire qualsiasi atto che potesse essere considerato genocida, a fine maggio ha affermato che il paese “deve immediatamente #fermare la sua offensiva militare e qualsiasi altra azione” nella città di Rafah, a Gaza. Finora Israele non si è conformata.

Giovedì, la #spagna è diventata il primo paese europeo a schierarsi formalmente a sostegno della causa, con Manuel #albares che ha affermato che “il nostro unico obiettivo è porre fine alla #guerra e avanzare sulla strada dell’applicazione della soluzione dei due Stati”. Ha spiegato che la decisione dipende dal proseguimento dell’operazione militare israeliana a Gaza, affermando che “vogliamo che la #pace ritorni a Gaza e in Medio Oriente, e affinché ciò accada dobbiamo tutti sostenere la #corte”.

Diversi altri paesi, tra cui Messico, Colombia, Nicaragua, Libia, nonché l’Autorità Palestinese, hanno già presentato richiesta di unirsi al caso, in attesa dell’approvazione dell’ICJ. Anche più di due dozzine di altre nazioni hanno espresso sostegno al caso, con la Turchia e l’Irlanda che hanno segnalato che intendono intervenire.

Sebbene le #sentenze della #icj siano giuridicamente vincolanti, la corte non ha mezzi reali per farle rispettare.
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