Il protagonosta buono è Nicholas Linnear, per metà inglese e per metà orientale. Crescendo in Giappone, era addirittura inevitabile che imparasse le arti marziali. Ha imparato le arti insieme a suo cugino Saigo, che non lo ha preso di buon occhio perché credeva che le arti marziali non fossero per nessuno che non fosse nativo giapponese. Per questo motivo tra loro c'erano sempre tensioni e rivalità.
Dopo la morte dei suoi genitori, Nicholas si trasferisce negli Stati Uniti, dove un giorno si trova in mezzo a una serie di omicidi in cui riconosce il marchio inconfondibile delle tecniche ninja. Ma quando il ninja "nero" entrò nella sua vita e minacciò tutto ciò che gli era caro, solo allora sconfiggere quell'individuo divenne per lui questione di vita o di morte.
La descrizione ufficiale di questo bellissimo libro, a parte l'ottima trama, ci presenta solo paura, violenza e uccisioni, ma questo libro, se letto "tra le righe", offre molto di più. L'ho letto tre volte, non tanto per la trama e il piacere delle arti marziali, ma perché questo libro è pieno di emozioni e di saggezza che arriva dritta al cuore.
Questo libro mi ha fatto riflettere molto sulla vita, mi ha insegnato a comprendere la mia anima, a controllare i miei sentimenti in situazioni confuse e soprattutto a trovare una via di mezzo tra l'odio e la ragione. Per molto tempo alcuni passaggi di questo libro sono stati per me una guida nel tentativo di trovare la mia strada e di capire davvero cosa voglio dalla mia vita e quali sono le mie reali possibilità per realizare questo.
Naturalmente, dopo questo ho scoperto molti altri libri, anche più saggi, ma Ninja è quello che ricordo con più affetto perché mi ha aperto gli occhi sul "potere della lettura", cioè come l'eccellente letteratura può influenzare la nostra coscienza e su tutto ciò che si può imparare da ogni libro se letto con cuore e mente aperti.
I nostri protagonisti sono due ninja che da bambini sono stati cresciuti come fratelli, uno puro giapponese e altro solo per metà. Avevano lo stesso maestro che li ha insegnato tutta la magia e tutti i segreti dei “ninja”, ma col tempo in uno di loro cresce l’invidia, l’odio e la rivalità. Uno cresce malvagio, l’altro col spirito della saggezza, quindi si può presumere che la battaglia finale tra loro sia inevitabile.
Se il libro viene effettivamente letto, non solo così leggerne il contenuto, ma per leggerlo e capirlo, si può guardare tra le parole scritte e vedere che parlano della vita reale di ognuno di noi. Nessuno è perfetto, abbiamo tutti un "sé" buono e un cattivo e, inoltre, ogni situazione può essere interpretata dal lato positivo o da quello opposto.
Secondo me, i due quasi fratelli ninja presentano in realtà una persona sola, con tutti i sentimenti che si mescolano sotto la pelle, con tutte le paure che preoccupano, con la felicità, l’ignoranza, l’odio…. dipende semplicemente quale lato di "se stesso" quella persona vuole seguire….È un libro davvero meraviglioso con, tra l'altro, una trama eccellente, molto tesa, con molti colpi di scena, sorprese e le scene di combattimento particolarmente ben descritte.
Spero di non aver esagerato, ma è così che ho letto questo libro e questi sono i messaggi chiave che ho trovato all'interno di quella che per me è stata più di una semplice storia. Eric Van Lustbader è un eccellente scrittore, i suoi libri sono stati tradotti in oltre venti lingue e sono best-sellers in tutto il mondo. Buona lettura!