Stella di Natale

Il periodo più bello e più magico dell'anno è sicuramente il Natale.

I colori lucenti decorano le nostre case, ragazzi con ansia aspettano le vacanze e i regali desiderati e gli adulti occupatissimi con i pensieri se riuscirano a realizare tutto a modo migliore. Pieno tavolo, tanti dolceti, albero di Natale, giorni liberi e rilassanti definiscono le vacanze di Natale, ma anche una pianta senza quale, credo, il Natale non è al completo e la quale sicuramente si trova in ogni casa - Stella di Natale.

Stella di Natale è una pianta tipicamente natalizia. Credo che tanta gente la compra solo per la tradizione non sapendo realmente da dove proviene, le sue carateristiche e il vero significato di questo bellissimo fiore.
Spesso, quando perde le foglie, viene buttata via, e invece, se ha delle buone radici e viene posta in un luogo luminoso, lasciandola vegetare per tutta l'estate, a fine settembre quando verrà riportata all'interno riprenderà la sua fioritura.

La sua origine è il Messico, nazione nella quale cresce spontaneamente e dove, allo stato selvatico, può raggiungere anche un'altezza fra i due e i quattro metri. Apartiene alla famiglia di piante chiamate Euphorbiaceae, sotto il nome botanico di Euphorbia pulcherrima ma è conosciuta anche con nome Poinsettia.

Il nome Stela di Natale deriva dall'anno 1520, quando gli conquistatori Spagnoli di Cortés hanno scoperto questa pianta prima di Natale e con le altre piante l'hanno portato nell'Europa. Invece il nome Poinsettia deriva da Joel Roberts Poinsett, il primo Ambasciatore degli Stati Uniti in Messico, il quale introdusse la pianta negli Stati Uniti nel 1825. Ma è anche conosciuta sotto diversi altri nomi, cosi in Messico la chiamano "Flor de la Noche Buena" (Fiori della Santa Notte), i francesi lo conoscono come "l'Etoile d'amour" (Stella dell'Amore), e in Perù e Cile, in occasione della Festa della mamma, la chiamano "Corona de los Andes" (Corona Andina).

La sua bellezza è senza dubbio la fioritura ma, al contrario di quello che si può pensare, il suo fiore non è rosso ma di colore giallo e circondato da una corona di cinque brattee che generalmente sono rosse, ma possono essere anche rosa o bianche.

La sua fioritura avviene in pieno inverno quando le giornate sono più corte. Una buona luminosità favorisce una crescita rigogliosa ma per avere una buona fioritura la pianta deve stare per buona parte della giornata al buio. Andrà quindi posta in un luogo dove non riceva luce artificiale e in un ambiente comunque illuminato da non più di otto ore di luce solare.

La pianta richiede una temperatura tra i 14° e i 22° C. Può vivere anche a temperature più basse, ma non sopporta il gelo. Inoltre, non richiede molta acqua, anzi si consiglia di bagnarla poco e aspettare che il terreno si asciughi prima di innaffiare nuovamente. Si può spruzzare l'acqua sulle foglie ma solo quelle verdi. In primavera va potata e rinvasata prestando molta attenzione al fusto e alle radici che sono molto delicati.

Questa pianta ha una lunga storia e anche le sue legende e miti. Era molto conosciua e coltivata già dai antichi Aztechi che la chiamavano Cuetlaxòchitl, e da loro molto apprezzata come il simbolo di purezza. Questa pianta, a parte che è un simbolo di Natale è anche un simbolo di amore e la fiducia illimitata per le persone, perciò tenetevi conto al quale persona credete di regalarla.

Tra le legende, io ho scelto due che vi voglio racontare:
La prima è una antica legenda degli aztechi e dice che una delle loro dee stava sofrendo di amore non ricambiato. A causa del cosi forte dolore il suo cuore ha cominciato a sanguinare. Alcune gocce del suo sangue cadono sulle foglie di una pianta che da allora è diventato rosso.

L'altra dice che il Dio quando creò la natura nel mondo invitò le piante a dar forma ai loro fiori più belli e chiese loro di scegliere la stagione dell'anno in cui fiorire. Un giorno Dio si accorse che una pianta, pur sforzandosi di compiere la missione che lui gli aveva affidato, non veniva apprezzata e scelta da nessuno perché il suo fiore era troppo piccolo e le sue foglie troppo grandi. Dio si avvicinò quindi alla pianta lodandola per la sua bellezza interiore che nessuno riusciva ad apprezzare e decise di donarle il suo sangue e di depositarlo sulle sue foglie, colorandole del rosso più intenso e trasformandola nel fiore più bello che, simboleggiando l'amore e l'essenza divina dell'Universo sulla terra, sarebbe fiorita e sbocciata in tutto il suo splendore e la sua bellezza nel momento più importante dell'anno: a Natale. Da quel momento, la pianta dai fiori piccoli e le grandi foglie diventò la Stella di Natale.

E per finire il resoconto di questo bellissimo fiore, credo che è anche importante di sapere che questa pianta contiene il lattice che sgorga dalla pianta in caso di lacerazione delle foglie o dal taglio del fusto ed è tossico e irritante per la pelle, può provocare eritema, prurito, bruciore e si deve fare attenzione a non entrare in contatto con gli occhi. Inoltre, se ingerito, dà luogo a nausea, vomito, diarrea e perdita di coscienza.

La Stella di Natale è tanto bella quanto pericolosa, quindi fatte attenzione ai bambini piccoli e agli animali domestici.


stella

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