Fu costruita dalla casa automobilistica italiana Cisitalia tra il 1947 e il 1952. Cisitalia, nota anche come Consorzio Industriale Sportivo Italia, era una delle tante piccole aziende italiane che costruivano auto sportive speciali utilizzando componenti Fiat nell'immediato dopoguerra.
La 202 GT aveva una bellissima carrozzeria disegnata da Pinin Farina (che in seguito cambiò il suo nome in Pininfarina) e ne fece una delle vetture più famose del mondo e stabilisce i canoni per le future granturismo italiane.
Spinta da un motore a 4 cilindri da 1,1 litri da 55 CV, era basata su un telaio tubolare e presentava una bellissima carrozzeria in alluminio il cui design ha segnato un passo significativo nell'evoluzione del design automobilistico.
Basandosi su studi aerodinamici sviluppati per auto da corsa, la Cisitalia offre uno degli esempi più compiuti di carrozzeria concepita come un unico guscio. Il cofano, la carrozzeria, i parafanghi e i fari sono parte integrante della superficie che scorre continuamente, piuttosto che aggiunti. Un esempio che avrebbe avuto un'influenza decisiva sul design delle auto future.
La carrozzeria era più o meno realizzata a mano, con i suoi pannelli di alluminio modellati su forme di legno. A causa di questo processo dispendioso in termini di tempo, tra il 1947 e il 1952 furono prodotti solo 170 modelli.
La vettura viene presentata al pubblico in anteprima alla vigilia del Gran Premio d'Italia 1947, il primo Gran Premio organizzato in Italia nel dopoguerra, corso su un circuito cittadino realizzato nel quartiere del Portello a Milano anziché a Monza come al solito.
Al pubblico internazionale viene presentata ufficialmente in occasione della Villa d'Este Gold Cup a Como e al Salone dell'Automobile di Parigi del 1947, in due versioni, Sport e Sport Special, rispettivamente con potenze di 50 e 60 CV.
La 202 GT viene presentata ufficialmente al pubblico internazionale in occasione della Villa d'Este Gold Cup a Como e al Salone dell'Automobile di Parigi del 1947, in due versioni, Sport e Sport Special, rispettivamente con potenze di 50 e 60 CV. Ottenne un successo straordinario e fu considerata un risultato estetico e tecnico che trasformò radicalmente il design della carrozzeria.
Altre curiositá:
La Cisitalia 202 del 1947 fu una rivoluzione nello stile automobilistico ed è considerata l'inizio del design automobilistico moderno.
Considerata una delle auto più attraenti mai costruite per le sue linee tese e le proporzioni aggraziate, una 202 Coupé è stata presentata nel 1951 nella mostra del New York Museum of Modern Art (MoMA) intitolata Eight Automobiles, una mostra che ha contribuito a stabilire la carrozzeria dell'automobile come una forma d'arte legittima simile alla scultura.
Era la prima auto ad entrare nella collezione del MoMA, nel 1972.
La prima proprietà di questa vettura non è nota, tuttavia, è stato acquisita dal Museo Petersen nel 2004 ed è stata riportata al suo colore marrone originale.
Il ruolo di automobile pratica e competitiva della 202 era profondamente limitato. Ma come opera d'arte, ha trovato il suo posto nel mondo insieme agli altri capolavori del ventesimo secolo. Con la sua perfetta chiarezza di linea, proporzioni e scarsità di ornamenti.
La Cisitalia 202 Cabriolet del 1947 è un'auto rara resa ancora più rara perché i proprietari originali erano Juan ed Eva Peron dell'Argentina, dove questa bellezza trascorse la maggior parte della sua vita.
La squadra Cisitalia, composta da cinque vetture, due berlinette sperimentali e tre 202 S MM spider, ottiene il secondo, terzo e quarto posto alla Mille Miglia 1947.
La Cisitalia 202 CMM (Coupé Mille Miglia) fu inizialmente progettata da Dante Giacosa e proseguita da Giovanni Savonuzzi.